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aprile 2013

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Confagricoltura

Piemonte

FEASR

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Attività di informazione anno 2012-2013 che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla Misura 111.1 sottoazione B

Informazione nel settore agricolo del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte

AVVISO AI VITICOLTORI

Ricordiamo­che­i­tecnici­viticoli­degli­Uffici Zona e­il responsabile­ vitivinicolo­ provinciale­ Luca Businaro sono­a­disposizione­per­fornire­i­seguenti­servizi­alle aziende­interessate­del­comparto:­

•­ tenuta­dei­ registri­di­ cantina­ (vinificazione,­ com-mercializzazione,­imbottigliamento)­ •­ compilazione­dei­manuali­HACCp­ •­ richieste­di­campionamento­vino­

•­ richieste­di­contrassegni­di­stato­per­imbottigliatori­ •­ assistenza­su­questioni­legate­alla­legislazione

C

on Determinazione 188 del 19/03/2013 la Dire-zione Agricoltura della Regione Piemonte ha stabilito le modalità per gestire le richieste di idoneità o le variazioni di ido-neità delle superfici vitate per la vendemmia 2013.

Nell’allegato della Determina-zione, che verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, si precisa innanzitutto che l’idoneità viene valutata in base alle caratteristiche del vi-gneto, in particolare area di pro-duzione, vitigno o vitigni colti-vati, caratteristiche agronomiche e produttive; nello specifico un’idoneità concessa ad una de-nominazione primaria (Ast i DOCG, Barbera d’Asti DOCG, Ovada DOCG, Gavi DOCG,

Colli Tortonesi DOC, Grignolino del Monferrato casalese DOC, ad esempio) è valida, al momento della rivendicazione, successiva alla raccolta delle uve, per tutte le denominazioni di origine di pari o inferiore livello (Piemonte DOC Moscato, Monferrato DOC, Cortese dell’Alto Monfer-

rato DOC, Piemonte DOC Gri-gnolino, ad esempio). La richiesta di idoneità deve es-sere presentata nei seguenti casi: • vigneti già esistenti sullo sche-dario viticolo, che non hanno un’idoneità a produrre una de-nominazione di origine; ad esempio un vigneto che pro-duce uva per VINO ROSSO dal quale si desidera produrre BARBERA D’ASTI DOCG; • si intende variare l’idoneità da una D.O. ad un’altra D.O.; ad esempio un vigneto che pro-duce uva per BARBERA D’ASTI DOCG dal quale si desidera produrre BARBERA DEL MONFERRATO;

• si è in presenza di superfici og-getto di reimpianto.

La richiesta di idoneità o di varia-zione deve essere presentata alla Provincia nel cui territorio si trova il vigneto, attraverso proce-dura informatica.

Non è necessar io apporre

marche da bollo sulla pratica. Dopo la presentazione del -l’istanza, lo schedario viene ag-giornato automaticamente con l’idoneità provvisoria; in seguito la Provincia effettuerà le veri-fiche, ed in caso di esito positivo, l’idoneità verrà confermata in modo definitivo. In fase di de-nuncia di produzione sarà possi-bile rivendicare anche le produ-zioni ottenute da vigneti con idoneità provvisoria.

Il termine ultimo per presentare le richieste è il 30 giugno. Tale termine è riferito anche alle ri-chieste di variazione determinata dall’esito delle attività ispettive effettuate dalle strutture di con-trollo (Valoritalia) nei vigneti. La verifica delle caratteristiche dei vigneti oggetto di richiesta di variazione verrà completata dalle Province entro il 31 di luglio dell’anno successivo a quello della dichiarazione.

Luca Businaro

Idoneità dei vigneti a D.O. Novità per la vendemmia 2013

Ripartito il progetto “Agricoltura Oggi” per l’Unitre con visita alla Cantina Sociale di Tortona

I

l progetto “Agricoltura Oggi”, il corso a cura dell’Ufficio Stampa di Confagricoltura Alessandria per l’Università delle Tre Età di Alessan-dria, è ripartito il 13 marzo scorso con la visita alla Cantina Sociale di Tortona in Via Muraglie Rosse, 5. Durante il viaggio il tecnico vitivinicolo di Confagricoltura Alessandria Riccardo Canepari ha illustrato ai signori le attività svolte dalla nostra associazione e distribuito materiale divulga-tivo; inoltre, ha fornito informazioni sulla nostra viticoltura e i nostri vini. Una volta giunti a destinazione i signori hanno visitato la Cantina a cura del responsabile Cristiano Vergagni e degustato gratuitamente i vini.

R. Sparacino

Confagrimoscato è entrato nel Consorzio del Moscato d’Asti

C

onfagrimoscato, l’associazione delle imprese agricole che pro-ducono uve Moscato nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo, ha ottenuto l’adesione al Consorzio del Moscato d’Asti lo scorso 21 gennaio.

“Siamo contenti di questa adesione - afferma il vice presidente di Confa-grimoscato, Alessandro Boido - Crediamo che la commissione paritetica in futuro debba discutere con la Regione all’interno del Consorzio stesso, che ha l’erga omnes per decidere delle sorti del Moscato. Qui sono rappresentate la parte industriale, agricola e delle cooperarive”.

Soddisfazione per il traguardo raggiunto anche nelle parole del diret-tore di Confagricoltura Alessandria Valter Parodi : “Il Consorzio del Moscato ha l’erga omnes, la possibilità di decidere per tutti i produttori, non solo per gli associati; quindi, essere al proprio interno significa essere parte attiva delle decisioni che vengono prese dall’organismo che gestisce questa importante denominazione”.

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