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aprile 2013

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on il risultato ottenuto il 19 marzo scorso dal Consiglio dei ministri dell’Agricoltura Ue abbiamo fatto un ulteriore piccolo passo avanti verso posizioni più condivisibili ri-spetto alla proposta iniziale di ri-forma della Pac presentata nel 2011 dalla Commissione”. È un giudizio positivo quello espresso dalle or-ganizzazioni agricole e coopera-tive italiane riunite sotto Agrin-sieme (Cia, Confagricoltura e Al-leanza delle Cooperative Ita-liane) all’indomani del compro-messo ottenuto dal Consiglio che ha posto le basi per avviare il trilogo con la Commissione e il Parlamento che prenderà avvio l’11 aprile e porterà alla nuova Pac.

Resta, certo, ancora molto lavoro da fare - spiega il presidente na-zionale Mario Guidi - per far con-vergere le posizioni dei tre organi di governo comunitari. Va tuttavia ri-conosciuta l’importanza del nuovo s i s tema del la codeci s ione che, seppur più lento e faticoso, garan-

tisce maggiore equità e democrati-cità delle decisioni. In particolare, va evidenziato il ruolo del Parla-mento europeo, che con il suo lavoro si fa espressione e garante della vo-lontà di tutti i cittadini europei”.

Nel merito delle decisioni as-sunte nel testo finale sul quale il Consiglio ha raggiunto il com-

promesso, compaiono alcuni ag-giustamenti che Agrinsieme va-luta positivamente, relativi alla convergenza interna, al greening e al finanziamento dello svi-luppo rurale. “Aggiustamenti - spiega Guidi - che puntano a ren-dere più graduali e flessibili le mi-sure particolarmente onerose per le

imprese, che vanno, inoltre, nella direzione della semplificazione bu-rocratica e di una maggiore effi-cienza nella ripartizione delle ri-sorse, attraverso il doppio binario di finanziamento previsto per lo svi-luppo rurale (regionale e nazio-nale)”.

“Il Consiglio ha inoltre mostrato grande sensibilità - prosegue Guidi - verso il tema dell’aggregazione del-l’offerta, difendendo e rafforzando il modello ortofrutticolo e proponendo un finanziamento, nell’ambito dello sviluppo rurale, per la fusione tra or-ganizzazioni di produttori. Impor-tanti anche le proposte riguardanti l’innalzamento del livello di so-stegno alle assicurazioni”.

Nell’attesa di approfondire tutti gli aspetti emersi dal Consiglio, le organizzazioni r iuni te in Agrinsieme si apprestano a se-guire le ulteriori e decisive fasi del trilogo, garantendo la pro-pria collaborazione “per perve-nire ad un’intesa che garantisca ulteriori miglioramenti a favore delle imprese agricole”.

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onfagricoltura e Cia esprimono la più ferma protesta sulle nuove di-sposizioni tributarie introdotte in tema di responsabilità solidale nell’ambito dei contratti di appalto e subappalto. L’amministrazione finanziaria, con la re-cente circolare n.2/E dell’Agenzia delle En-trate, si è purtroppo pronunciata su una più ampia applicazione delle suddette misure sottoponendo a tale disciplina anche i con-tratti di appalto stipulati da operatori eco-nomici non appartenenti al settore edilizio. Particolarmente grave, secondo Confagri-coltura e Cia, la situazione che si viene a creare nel settore agricolo, dove è richiesta alla totalità degli operatori del settore,

anche di modeste dimensioni, di assumere la certificazione, da parte del prestatore di servizi, di aver assolto gli adempimenti in materia di Iva e di versamento delle rite-nute, anche con riferimento ad appalti di modico valore contrattuale.

Si pensi all’agricoltore che affida ad un contoterzista le lavorazioni del proprio fondo agricolo con corrispettivo pattuito di poche decine di euro. Con le nuove norme, questo agricoltore prima di effet-tuare il pagamento dovrà farsi consegnare le dichiarazioni necessarie, oppure, peggio ancora, effettuare in proprio i controlli ri-chiesti.

Altresì la revisione della disciplina sulla re-

sponsabilità solidale pone a carico del committente inadempiente sanzioni pesan-tissime che vanno da un minimo di 5.000 ad un massimo di 200.000 mila euro. Si tratta di una condizione inaccettabile per il mondo agricolo, già oppresso e stremato da una burocrazia inutile e dannosa. Alla nuova Legislatura che si sta formando in questi giorni il dovere, anche etico, di can-cellare una misura che impone alle imprese di farsi carico di un’attività di controllo che compete all’Amministrazione finanziaria. Una misura che va contro ogni proposito di semplificazione degli adempimenti gra-vanti sulle imprese tanto sbandierati dalle forze politiche in campagna elettorale.

Pac: soddisfazione di Agrinsieme per il

compromesso raggiunto dal Consiglio Europeo

Ferma protesta di Confagricoltura e Cia sulle nuove disposizioni tributarie in tema di responsabilità solidale

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