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l 28 maggio il presidente dell’associazione degli imprenditori agricoli alessandrini,

Gian Paolo Coscia , ha dato il benvenuto ai giovani agricoltori di Confagricoltura che si sono riuniti per l’Assemblea annuale presso la sede di via Trotti, 122 ad Alessandria. In carica da qualche mese dopo le elezioni pro-vinciali, i nuovi vertici dell’ANGA - sezione di Alessandria hanno fatto il punto della situa-zione affrontando temi di interesse nazionale e locale.

Il presidente Adalberto Amelotti e i due vice presidenti Stefano Bavoso e Emanuele Bassi

(era assente giustificato il terzo vice presidente,

Silvio Bragagnolo ) hanno esposto agli interve-nuti le ultime novità per gli under 40. In un momento storico come questo, nel quale solo il 3 per cento delle aziende è intestata a un giovane, sembra sempre più difficile avvicinarsi a questa professione. “In effetti, vi sono numerosi ostacoli da affrontare, quali la notevole burocrazia,

gli elevati costi di avviamento, l’accesso al credito, l’assenza di una politica agricola nazionale o non da meno la difficoltà a reperire terreni” commenta il presidente Amelotti .

L’Italia è il Paese europeo con gli agricoltori più vecchi. Basti pensare che metà delle imprese agricole sono guidate da ultrasessantacin-quenni.

“Sembra però che l’agricoltura sia sempre più inte-ressante per i più giovani. – asserisce il vice presi-dente Bavoso - Lo dimostra il fatto che il numero degli iscritti alla Facoltà di Agraria è in aumento, specie nelle Università storiche (a Bologna nel-l’anno accademico 2011/2012 si è registrato un au-mento del 35 per cento degli iscritti rispetto all’anno precedente)”.

“Inoltre, alla nostra sede provinciale di Alessandria arrivano spesso richieste via email o telefono di ra-gazzi che vogliono approfondire la conoscenza del settore perché intendono aprire una nuova azienda agricola” afferma il vice presidente Bassi .

La nuova linfa che i giovani portano in agricol-tura è un elemento cruciale per modernizzare l’intero sistema.

“L’Anga continua e continuerà a battersi affinchè i giovani possano continuare a inserirsi serenamente e senza impedimenti nel mondo agricolo” conclude il presidente Amelotti .

Rossana Sparacino

GIUGNO 2012

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n base ai dati disponibili, verificati congiuntamente da Regione e Province, le domande presentate sui bandi 2011 della misura 121 del PSR (“Nuove sfide - HeaIth Check”) entro la scadenza del 27 febbraio 2012, non hanno esaurito le risorse disponibili per l’attuazione delle “nuove sfide” medesime, per cui, al fine di consentire la completa erogazione delle risorse stesse, si provvederà a breve con apposito provvedimento a riaprire i termini per la presentazione delle domande. In considerazione della riapertura dei termini verrà data facoltà a chi ha già presentato domanda, ma con documentazione incompleta, di inte-grare la documentazione stessa entro i termini disposti dal provvedi-mento di riapertura, condizione indispensabile per il proseguimento del-l’Iter Istruttorio della domanda. Inoltre, sempre tenendo conto della ne-cessità di consentire la completa erogazione delle risorse disponibili per l’attuazione delle “nuove sfide”, le aziende agricole che presentarono do-manda sul bando 2008 della Misura 121 (se detta domanda è ancora at-tiva su tale bando 2008 ma in una posizione in graduatoria che non ne consente il finanziamento per carenza di risorse anche se tecnicamente ammissibile) potranno presentare una nuova domanda usufruendo della riapertura del bando 2011 includendo (insieme eventualmente ad investimenti ancora da realizzare) anche investimenti già richiesti nella domanda presentata sul bando 2008 e realizzati dopo la presentazione di tale domanda di sostegno sul bando 2008, a condizione che gli inves-timenti corrispondano alle tipologie e rispondano sotto ogni punto di vista alle condizioni previste dal bando 2011 per l’ammissibilità. Tenendo conto della riapertura del bando, non si procederà per il mo-mento alla approvazione delle graduatorie delle domande pervenute.

Gli imprenditori agricoli interessati sono pertanto invitati a predi-sporre per tempo la documentazione e a tenersi aggiornati attraverso il sito della Regione Piemonte o a recarsi presso i nostri Uffici Zona.

Cristina Bagnasco

Sempre più giovani interessati all’agricoltura

ma l’Italia rimane il Paese europeo con più anziani

PREAVVISO RIAPERTURA BANDI PSR MISURA 121 Nuove sfide - Health Check

Né date, né proroghe: fallito il progetto Sistri

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l progetto Sistri si è dimostrato un fallimento sotto tutti i punti di vista, iniziativa infe-lice dalle ricadute preoccupanti sull’economia. L’increscioso avanti e indietro attuato dal Ministero dell’Ambiente nell’applicazione del Sistema di controllo della traccia-bilità dei rifiuti rappresenta di per sé la prova fondante della mancata affidabilità del sistema stesso: negli ultimi due anni per ben sette volte è stato sospeso lo strumento dopo l’avvio, non solo per l’assenza degli effetti auspicati, ma per le dannose conse-guenze provocate nella quotidiana attività aziendale. Nonostante tutto in questi giorni si discute testardamente su quale debba essere la data per ripartire nuovamente, pro-babilmente il 30 giugno, forse una nuova proroga a dicembre. Partenze, brusche fre-nate, nuovi tentativi, prove; le aziende nel frattempo rincorrono con il fiatone la nor-mativa, si adeguano, installano apparecchiature rese obbligatorie, versano denaro e investono tempo, fino al nuovo monito proveniente dal Ministero: a livello italiano, le stime di qualche mese fa, tracciano un quadro di oltre 325 mila imprenditori coinvolti nell’adeguamento alle norme Sistri e 70 milioni di euro investiti dagli stessi. All’alba della nuova entrata in vigore del 30 giugno Massimiliano Veltroni , presi-dente e Ad di Selex Sema (Finmeccanica), di fatto la società affidataria del Sistri, ha manifestato tutta la sua impazienza nel vedere partire il Sistri, evidenziando i 100 mi-lioni che ancora devono entrare nelle casse di Finmeccanica a seguito degli investi-menti attuati. Minimizzate le problematiche emerse, trascurata la soffocante portata burocratica dello strumento, la fretta è l’unico principio a guidare le scelte, anche a scapito di piccoli imprenditori, artigiani e agricoltori.

È ora di porre fine ai tentativi ad oltranza, alle azioni giustificate da logiche del tutto estranee a quelle che sono le reali esigenze delle aziende. Esiste una realtà ben più importante dei 100 milioni di rientro di Finmeccanica ed è incarnata dal tessuto im-prenditoriale di migliaia di imprese che garantiscono ancora oggi un futuro al Paese. Basta con le date, fine delle proroghe! Obiettivi primari sono la restituzione dei soldi agli imprenditori che hanno dovuto obbligatoriamente investire in un sistema fallimen-tare quale il Sistri e agire per salvaguardare, anziché impedire con normative illo-giche, l’attività quotidiana dei lavoratori autonomi. Ma tutto questo parrebbe essere un aspetto trascurabile, secondo ad altre logiche.

Riceviamo dall’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Claudio Sacchetto e volentieri pubblichiamo:

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