Grande partecipazione di pubblico per comprendere la nuova PAC

10/10/2014
Sala gremita nel pomeriggio del 10 ottobre presso Tenuta La Fiscala per il convegno di Confagricoltura Alessandria che prima ancora si prevedeva il più partecipato dell’anno, quello sulla “Riforma PAC 2015-2020”. Per gli agricoltori intervenuti da ogni parte della provincia e oltre è stato un incontro di studio e confronto per conoscere e approfondire la nuova Politica Agricola Comunitaria principalmente dal punto di vista tecnico-economico, ma anche sindacale. “L’occasione di analizzare e commentare insieme agli associati questo documento da cui molto dipende la nostra impresa è fondamentale per definire le linee dell’azione del prossimo futuro della nostra Organizzazione di rappresentanza agricola” ha proferito il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello, che ha introdotto i lavori. Nel corso della prima parte del convegno il responsabile del Servizio Tecnico e dello sviluppo rurale di Confagricoltura Alessandria Marco Visca ha presentato le prime indicazioni sul PSR piemontese, che nelle prossime settimane saranno oggetto di approfondimento con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione. Il prof. Ermanno Comegna, uno dei massimi esperti di Politica Agraria del nostro Paese, è poi intervenuto su “L’applicazione pratica in Italia dei pagamenti diretti”. Dalle parole dei relatori, da domande e da osservazioni dei partecipanti e dall’intervento di chiusura del presidente Brondelli sono emerse alcune considerazioni. Le fortissime preoccupazioni manifestate dalla Confagricoltura al momento della presentazione da parte della Commissione europea del primo documento di riforma sono state fortunatamente attenuate dal lungo percorso di confronto e compromesso che ha accolto molte delle istanze e delle riserve che il mondo agricolo e quasi tutte le sue Organizzazioni di rappresentanza avevano espresso. Grazie anche alla discrezionalità attribuita ai singoli Stati membri nell’applicazione delle norme, l’Italia ha adottato scelte quali la convergenza parziale, il premio al greening proporzionale al titolo di base e la limitazione dei componenti del pagamento che hanno consentito questo giudizio più sfumato. “Certamente resta la sensazione che il compromesso abbia depotenziato la riforma e che ancora una volta si sia persa l’occasione, soprattutto in Italia, per creare una politica comune veramente volta allo sviluppo ed al mercato con un sostegno riservato alle aziende più competitive” ha commentato il presidente provinciale Luca Brondelli. “In quest’ottica, il mancato sfruttamento di tutta la percentuale ammissibile di aiuto accoppiato alle produzioni, i criteri ancora troppo poco selettivi utilizzati per determinare la figura dell’agricoltore attivo e una soglia minima di premio eccessivamente bassa manterranno un sistema di intervento ancora troppo “a pioggia”, non incentrato sulla competitività” ha asserito il direttore di Confagricoltura Alessandria Valter Parodi. Un ultimo aspetto emblematicamente negativo ed abbastanza incomprensibile resta quello delle aree cosiddette a “focus ecologico” che, se giudicate positivamente quando vogliono preservare e valorizzare aspetti caratteristici del paesaggio, appaiono invece inaccettabili allorché obbligano a percentuali più o meno elevate di non coltivazione dei fondi. Si tratta di una riproposizione di un set aside nel passato forse giustificato dalle ampie eccedenze produttive, ma oggi proprio anacronistico in una prospettiva di scarsità di offerta a fronte di una domanda crescente sia alimentare che energetica. “Per quanto riguarda il Programma di Sviluppo Rurale, la sua applicazione fortemente regionalizzata ne causa una comprensione ancora troppo frammentaria per consentire un giudizio definitivo. La dotazione finanziaria e le misure definite a livello comunitario parrebbero offrire interessanti possibilità al mondo agricolo produttivo, ma solo l’esame delle norme regionali definitive e la pubblicazione dei bandi applicativi potranno delineare la reale incidenza del Programma sull’agricoltura alessandrina” ha concluso il presidente di Confagricoltura Alessandria Brondelli. Alessandria,10/10/2014