Maltempo

29/04/2009
“A seguito delle esondazioni che si sono verificate tra il 27 e il 28 aprile scorsi, sarà attivato un coordinamento con le autorità preposte (Comune, Provincia, Regione Piemonte, Autorità di Bacino, ANAS, Prefettura, le tre Organizzazioni professionali Agricole) per definire l’esatto ammontare dei danni subiti al patrimonio delle aziende, ossia alle colture, alle strutture e agli allevamenti e per rilevare eventuali responsabilità che hanno determinato questo drammatico evento che avrebbe potuto avere conseguenze ben più pesanti di quanto accaduto con l’alluvione del 1994” con queste parole il presidente provinciale di Confagricoltura Alessandria, Gian Paolo Coscia, fa le prime constatazioni dopo i due giorni di allarme che hanno interessato tutte le zone della nostra provincia. La grande maggioranza degli agricoltori associati al Sindacato Agricolo sono stati coinvolti: nelle vicinanze di Alessandria, a San Michele, Valmadonna, Valle San Bartolomeo, Castelceriolo, Casalbagliano, Spinetta Marengo, Masio, Cassine, Rivalta Bormida, Castelnuovo Bormida, Castelnuovo Scrivia e nel Casalese l’allerta è stata alta e molte persone e animali sono stati fatti evacuare insieme alle attrezzature agricole dalle cascine in via precautelativa. Oggi si inizia a fare la conta dei danni per l’esondazione e l’eccesso di pioggia e lo scenario non è di certo roseo. Il grano ha subito gravi danni, perché può rimanere sommerso d’acqua non più di pochi giorni; il mais e le patate quasi certamente non germoglieranno; loietto, l’erba usata come alimento per gli animali, è sporco di fango e quindi non potrà essere utilizzato; anche la produzione di pomodori subirà forti rallentamenti e probabilmente danneggiamenti, in quanto proprio in questo periodo si sarebbero dovute trapiantare le piantine. “Abbiamo chiesto lo stato di emergenza e chiederemo lo stato di calamità, perché molte colture primaverili sono state compromesse e dovremo riseminare con ingenti spese aggiuntive rispetto alle già alte attuali” aggiunge il direttore provinciale Valter Parodi con una certa preoccupazione per il futuro, affinché situazioni del genere vadano sempre più previste con un’azione preventiva e di controllo permanente.