Agricoltura, PSR sempre peggio in Piemonte: escluso dai finanziamenti il 76% di chi ha scelto la produzione integrata nel rispetto dell’ambiente

18/10/2016

La pubblicazione delle graduatorie relative ai bandi del Programma di Sviluppo Rurale per le misure di miglioramento aziendale, insediamento giovani e agroambiente conferma i timori che Confagricoltura aveva espresso fin dal momento dell’impostazione del nuovo PSR: sono troppe le aziende escluse dai finanziamenti. Questo penalizza gravemente le possibilità di crescita del settore primario.  

“Il Programma continua a manifestarsi inadatto a svolgere la funzione di stimolo alla crescita delle imprese e alla competitività dell’agricoltura – afferma il vicepresidente di Confagricoltura Piemonte e presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello - Nelle settimane scorse, e ancora di recente, abbiamo denunciato l’inadeguatezza degli stanziamenti per le misure degli insediamenti dei giovani agricoltori e degli investimenti aziendali. Ora, con la pubblicazione delle graduatorie relative alle misure agroambientali la situazione si aggrava. La dotazione finanziaria ancora una volta si rivela insufficiente e tante, troppe aziende che hanno presentato domanda sono escluse”. 

Analizzando le graduatorie, Confagricoltura rileva che per quanto riguarda le misure agro-climatiche ambientali (finalizzate a migliori tecniche di lavorazione, più rispettose dell’ambiente e del microclima) - la misura 10.1.1 (produzione integrata) vede su 2.517 domande presentate soltanto 610 finanziate; le escluse sono 1.907 pari al 75,8%.

Un'altra misura fortemente penalizzata è la 10.3.3 (agricoltura conservativa), che vede il 71,7% di domande escluse.

La gestione sostenibile dei pascoli (10.1.9) esclude dal beneficio il 60,2% dei richiedenti.  

“Una vera delusione – conclude Brondelli - perché oltre a penalizzare le imprese, si limiterà fortemente il ricorso all’innovazione, impedendo agli agricoltori piemontesi di fornire un contributo importante all’intera società, frenando un processo virtuoso di crescita sostenibile nel rispetto dell’ambiente”.

Alessandria, 18 ottobre 2016