Forniture di gasolio, Confagricoltura chiede di rivedere le norme in materia di accise sui depositi agricoli

21/02/2020

“Vanno evitati ulteriori balzelli e oneri burocratici in quanto le imprese agricole sono già sottoposte a complesse procedure e controlli in materia. Vanno riviste le nuove norme in materia di accise sui depositi e sui distributori di prodotti energetici che entreranno in vigore dal 1° aprile”. Lo ribadisce Confagricoltura di Alessandria in riferimento a quanto previsto dal decreto fiscale di fine anno che ha introdotto l’obbligo di denuncia e la tenuta del registro di carico e scarico per i depositi di capacità superiore a 10 m3e per i distributori automatici di capacità superiore a 5 m3.

A tal proposito l’associazione si unisce al commento del coordinamento Agrinsieme che valuta positivamente l’ordine del giorno, presentato alla Camera dagli onorevoli Lisa Noja e Maria Chiara Gadda, che impegna il Governo a valutare l’opportunità di escludere gli oli minerali impiegati nei lavori agricoli dall’applicazione delle nuove norme in materia di accise sui depositi e sui distributori di prodotti energetici che entreranno in vigore dal 1° aprile. Dopo aver promosso e sostenuto alcuni emendamenti in sede di conversione del decreto legge Milleproroghe, poi accantonati, il coordinamento Agrinsieme su sollecitazione di Confagricoltura ha deciso di intervenire sui ministri dell’Economia e delle Politiche agricole, Roberto Gualtieri e Teresa Bellanova, al fine di sensibilizzare su questo problema ed evitare alle imprese del settore ulteriori adempimenti burocratici con i relativi costi, a fronte di una normativa che già prevede specifiche disposizioni sulle verifiche e sui controlli.

Ad avviso dell’organizzazione bisogna intervenire al più presto perché le modifiche introdotte dal decreto fiscale - che coinvolgono un numero elevato di imprese agricole ed agro meccaniche (si stimano 150/200 mila imprese in tutta Italia) - non tengono conto di quanto già previsto in materia dal D.M. 454/2001 in relazione agli oli minerali impiegati nei lavori agricoli, orticoli, in allevamento, silvicoltura, piscicoltura e attività florovivaistiche.

“Vanno evitati ulteriori balzelli e oneri burocratici, in quanto le imprese agricole sono già sottoposte a complesse procedure per il rilascio e la gestione degli oli minerali ed in particolare per il gasolio agricolo – commenta il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello - Il Decreto Ministeriale 454/2001 prevede, infatti, la contabilizzazione del carburante in un apposito registro di carico e scarico con l’indicazione dell’ubicazione del deposito. In molti casi, inoltre, tale procedura è informatizzata e gli enti preposti possono verificare la situazione di ogni soggetto che accede all’agevolazione”.

Alessandria, 21 febbraio 2020