Approvate importanti modifiche alla Doc Colli Tortonesi già valide per questa vendemmia

20/07/2011

Nella riunione del Comitato Nazionale Vini di ieri, 19 luglio, sono state esaminate e approvate consistenti e determinanti modifiche della DOC Colli Tortonesi.

La richiesta di modifica del disciplinare di produzione del vino è stata presentata nel 2010 dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi.

Grande sostegno all’iniziativa del Consorzio, sia dal punto di vista politico che tecnico, è stato dato da Confagricoltura Alessandria.

“Possiamo dirci orgogliosi di questo risultato, nato da una fruttuosa collaborazione, che ci ha visti impegnati in prima linea insieme al Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi, la Cantina Sociale di Tortona e l’agrotecnico Davide Ferrarese, incaricato di svolgere le relazioni tecniche. Grazie all’operato produttivo del nostro gruppo di lavoro già a partire da questa vendemmia i viticoltori del Tortonese potranno beneficiare degli effetti delle modifiche approvate ieri” hanno asserito il presidente Gian Paolo Coscia  e il direttore Valter Parodi.

In effetti, le richieste - tutte esaudite dal Comitato Nazionale Vini - sono corpose e decisive per il futuro di questa Denominazione di Origine del territorio tortonese.

“Da porre in rilievo vi è l’introduzione della nuova tipologia Colli Tortonesi Freisa. Da sempre la Freisa è coltivata sulla collina tortonese; ne è tradizione la vinificazione in purezza, da cui si ottiene un vino rosso vivace, oppure in assemblaggio con la Barbera. La qualità della Freisa per i Colli Tortonesi viene suffragata ulteriormente dal “Progetto di valorizzazione della Freisa in Piemonte” elaborato dal prof. Vincenzo Gerbi del DIVAPRA dell’Università di Torino” ha affermato il presidente di Confagricoltura Alessandria Gian Paolo Coscia.

“Anche l’ampliamento dell’area di produzione ai Comuni di Garbagna, Gremiasco, Montacuto e San Sebastiano Curone, è un altro punto cardine delle modificazioni approvate. I quattro Comuni sono localizzati nelle Valli Curone e Grue ad una quota che varia dai 240 ai 700 m.s.l.m., con una popolazione residente di 2030 unità, in un’area prettamente collinare e confinante ai Comuni già produttori della DOC Colli Tortonesi. Abbiamo ritenuto di aggiungere questo territorio in quanto la viticoltura di questo areale ottiene ottimi risultati” ha aggiunto il direttore di Confagricoltura Alessandria Valter Parodi.

Un’altra modifica importante è data dalla riduzione del periodo di invecchiamento per la tipologia Timorasso. Il commento di Gian Paolo Coscia è sicuramente efficace: “Anticipare la data di uscita del Colli Tortonesi Timorasso DOC al primo di settembre dell'anno successivo alla vendemmia, sostituendo la data di uscita attuale che risulta al primo dicembre dell'anno successivo alla vendemmia, era necessario. E’ tecnicamente assodato che detto periodo è sufficiente per permettere la lisi dei lieviti, la retrogradazione dell'acido malico e su tutto mantenere ciò che in queste cinque vendemmie è stato comunicato ai consumatori. Il vino può essere già commercializzato dal primo settembre dell’anno successivo alla vendemmia mantenendo la filosofia e l’impronta qualitativa del vino”

Un’altra modifica accolta è l’allargamento su basi storiche, ambientali e geologiche del disciplinare nella sottozona “Monleale”.

“Oltre la valorizzazione e la regolamentazione di tutto il patrimonio ampelografico di questo angolo di Piemonte, essa ha stimolato profonde riflessioni sul vitigno Barbera. Infatti, sono oltre 1.500 gli ettari di terreno investiti a Barbera, circa il 75% dell'intera DOC. La possibilità di operare con tutto il territorio tortonese, su tutti i livelli della piramide prevista per la Barbera, partendo dalle DOC Piemonte e Colli Tortonesi, con tutte le tipologie fino alla restrittiva sottozona “Monleale”, mette in condizione tutte le aziende del territorio di affrontare i mercati con la stessa arma comunicativa ed in modi moderni, posizionandosi sulla fascia alta del mercato con l'uva più coltivata in Piemonte, oggi in forte fase di ripensamento” ha dichiarato Walter Massa, guru viticolo e padre del Timorasso.

“È stata anche sancita la nascita di una nuova sottozona denominata “Terre di Libarna”, che comprende il territorio dei Comuni di Vignole Borbera, Borghetto Borbera, Rocchetta Ligure, Cantalupo Ligure, Roccaforte Ligure, Cabella Ligure, Mongiardino Ligure, Grondona, Stazzano, Carrega Ligure, Dernice e una parte di Arquata Scrivia. Essa prevede le tipologie Timorasso, Bianco, Rosso e Spumante.

Altre modifiche accettate dal Comitato Nazionale Vini sono l’abbassamento del titolo alcolometrico per le tipologie Barbera e Croatina; la riduzione dell’acidità totale per le tipologie Barbera, Cortese e Favorita; la riduzione dell’estratto secco per le tipologie Barbera e Barbera Superiore; l’introduzione delle tipologie Bianco frizzante, Rosso frizzante e Chiaretto frizzante; l’introduzione della menzione “riserva” per le tipologie Barbera, Croatina, Timorasso e Cortese” ha detto il direttore Valter Parodi.

Le potenzialità produttiva dell’area DOC Colli Tortonesi corrisponde a circa 20.000 ettolitri di vino (dati 2007, Regione Piemonte), per il 70% a bacca rossa e la rimanente parte a bacca bianca. Sul territorio sono presenti diverse Cantine private ed una Cantina Cooperativa. Le imprese vitivinicole coinvolte nella produzione del “Colli Tortonesi” DOC, sono presenti sul mercato nazionale ed internazionale con prodotti di alta qualità, conosciuti ed esportati in tutto il mondo.

“Siamo certi che il nostro lavoro, frutto di studi e di attente verifiche, darà la possibilità ai produttori dei “Colli Tortonesi” DOC di soddisfare nel modo migliore le richieste provenienti dai mercati nazionali e internazionali, e caratterizzerà ancor più il territorio grazie all’inserimento di nuove tipologie per una gamma di prodotti in grado di offrire maggior competitività alle nostre aziende viticole” hanno concluso il presidente di Confagricoltura Alessandria Gian Paolo Coscia e il direttore Valter Parodi.

 

 

           

Alessandria, 20 luglio 2011