Il mercato dei cereali e dei semi oleosi (www.obiettivocereali.com)

26/05/2015

Con la campagna 2014/2015 praticamente agli sgoccioli (almeno per i frumenti e l’orzo), il mercato nazionale sembra aver trovato il suo equilibrio e pertanto le quotazioni di tutti i cereali sono rimaste stabili. Al netto della volatilità ciò vale anche per i mercati esteri, dove i rialzi realizzatisi la scorsa settimana sono stati vanificati dai ribassi della dalla seduta di venerdì. Le quotazioni del frumento tenero nazionale non hanno subito variazioni; il frumento panificabile è fermo a 190,50 euro/t a Milano e a 190 euro/t a Bologna. In lieve calo i sottoprodotti, mentre le farine perdono 10 euro alla tonnellata, ma solo sulla piazza di Milano. Sui mercati a termine internazionali le quotazioni sono state tendenzialmente in aumento nel corso della settimana, salvo poi perdere nella seduta di venerdì parte dei guadagni dei giorni precedenti. A Parigi il future di settembre ha chiuso venerdì a 182,50 euro/t, a Chicago (scadenza luglio) a 515,2 cent/bushel (171,92 euro/t). Le scadenze successive, relative al nuovo raccolto, sono leggermente più elevate, e ciò fa sì che molti operatori abbiano acquisito posizioni “lunghe”, comprando titoli o mantenendo quelli già acquistati. L’andamento dei mercati dei derivati e l’indebolimento dell’euro hanno fatto da traino per i prezzi sul mercato fisico francese: ben 15 euro alla tonnellata di aumento in sola settimana, con il frumento panificabile che a Rouen vale ora tra i 173 e i 181 euro/t fob a seconda della qualità. Non c’è molto da segnalare per quanto riguarda il mais nazionale. C’è stato un lieve calo (-1 euro/t, prezzo di martedì scorso 142 euro/t) a Milano, mentre il prezzo di Bologna è rimasto invariato a 160 euro/t. Sui mercati esteri pesano molte incognite: rafforzamento dell’euro, previsioni in aumento della produzione soprattutto cinese e infine alcuni timori per la qualità del frumento tenero ancora da raccogliere, che potrebbe andare a rafforzare l’offerta di cereali per uso zootecnico. Al netto delle oscillazioni infrasettimanali i prezzi sono rimasti più o meno stabili: 154,50 euro/t per il future di giugno del Matif e 360 cent/bushel (128,70 euro/t) per il future di luglio del Cbot. A Bordeaux il mais francese ha vissuto una settimana molto agitata; in pochi giorni si è passati da 146 a 162 euro/t. La quotazione media fob porto Atlantico è di 155,80 euro/t. In attesa del nuovo raccolto, la borsa merci di Milano ha sospeso le quotazioni per l’orzo nazionale. A Bologna il prezzo nominale è fermo a 182 euro/t. In Francia la chiusura della vecchia campagna denota una certa vivacità, con le esportazioni che vanno a gonfie vele e con l’aspettativa di una minor concorrenza del Mar Nero (Russia e Ucraina prevedono raccolti più bassi rispetto al 2014). Di conseguenza le quotazioni per pronta consegna sono in aumento: a Rouen l’ultimo prezzo fob è 173 euro/t, con un incremento di più di 10 euro/t nel corso della settimana. Le vendite di risone – sulla base delle rilevazioni dell’Ente Risi - hanno ormai coperto l’83,6% della disponibilità: i tondi si collocano al 91,9%, i lunghi B all’87,3%, i lunghi A all’82,8% e i medi al 79,5%. Rispetto a due settimane fa alla Borsa merci di Vercelli si registra l’aumento della quotazione della varietà Arborio (+44 euro, a 740-765 euro /t) e del Carnaroli (+30 euro, quotato 735-765 euro). L’Augusto perde 5 euro/t e vale 385-395 euro/t; perde 10 euro /t anche il Baldo, che quota 580-590 euro/t. In calo anche il Thaibonnet (-6 euro/t, con prezzo fissato a 330-340 euro/t). Nel mercato del 19 maggio è stata apposta la dicitura «non quotato» alla varietà Loto. I semi di soia nazionali seguono il trend internazionale e sono tendenzialmente in calo. A Milano il prezzo è rimasto invariato a 370,50 euro/t, mentre a Bologna si registra un calo di 3 euro/t (366 euro/t). A Chicago il timore di ulteriori ribassi sta portando gli investitori a vendere titoli. Il future di luglio ha chiuso venerdì a 924,4 cent/bushel (308,38 euro/t). Le scadenze successive, relative al nuovo raccolto, si aggirano sui 907 cent/bushel (302,79 euro/t). Poco movimento il Matif per quanto riguarda i semi di colza, che venerdì hanno chiuso a 359 euro/t.