Caporalato, la legge è da rivedere

21/10/2016

La legge sul contrasto al caporalato è da rivedere. Confagricoltura lo aveva sostenuto con forza nei mesi scorsi, ma non c’è stato verso: l’esigenza di giungere in tempi rapidi all’approvazione dell’articolato ha impedito ogni forma di miglioramento del provvedimento. Adesso le critiche arrivano anche dall’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro. Su ItaliaOggi in edicola questa mattina l’organizzazione sostiene che “La riforma, modificando l'art. 603-bis c.p., crea un reato del tutto nuovo, «l'utilizzazione, assunzione o impiego di manodopera sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento e approfittando del loro stato di bisogno». La principale novità della riforma, quindi, sta nel fatto che, mentre prima la sanzione penale era diretta a colpire solo gli intermediari, ora essa colpisce anche qualsiasi datore di lavoro che, nella gestione dei rapporti con i propri dipendenti, non rispetti le disposizioni di legge o dei contratti collettivi. Ciò in netta contrapposizione con la depenalizzazione operata negli ultimi anni nel sistema giuslavoristico”.