Presentata la piattaforma Grow! Di Agrinsieme

11/10/2017

Ha preso il via il coordinamento nazionale di Agrinsieme 'Grow!', piattaforma che riunisce Cia, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative e Copagri, attraverso la quale si intende mettere a disposizione dei decisori pubblici e dei propri associati un innovativo laboratorio di riflessione sulle policy che influenzano il futuro del settore. II primo appuntamento si è tenuto ieri a Roma, alla presenza del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina e John Clarke, direttore politiche internazionali della Dg Agri della Commissione europea, oltre a quaranta rappresentanti delle aziende aderenti.  "Grow! è un format innovativo poiché permette un confronto diretto tra gli imprenditori e i decisori su un tema strategico come il commercio internazionale. Imprese e cooperative agricole - ha dichiarato Giorgio Mercuri, coordinatore nazionale di Agrinsieme - possono trarre grandi benefici dall'apertura dei mercati e il ritorno ai protezionismi avrebbe un impatto negativo sul settore, nonché sui consumatori. Siamo convinti che gli accordi di libero scambio debbano essere basati su principi di equilibrio e reciprocità e avere come principale obiettivo l'eliminazione delle barriere tariffarie e non tariffarie, che, di fatto, risultano essere l'ostacolo maggiore all'export dei nostri prodotti. Occorre fissare - continua Mercuri - allo stesso tempo principi base a livello europeo e salvaguardare le certificazioni di qualità".  "La chiusura degli accordi di libero scambio dovrebbe inoltre - secondo Agrinsieme - essere preceduta da una valutazione complessiva e dinamica di impatto elaborata dalla Commissione europea e condivisa con il mondo produttivo. È poi necessario lavorare ad una armonizzazione delle procedure, della documentazione e degli standard sanitari e fitosanitari e posta una particolare attenzione al contrasto alla contraffazione, per tutelare la reputazione delle produzioni agroalimentari europee nei confronti dei consumatori e dei mercati internazionali", conclude Agrinsieme.