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dicembre 2013

L’

11 novembre, giorno di San Martino, chiude t radizionalmente l ’ annata agraria e Confagricoltura traccia il bi-lancio per tutto il Piemonte. Quella appena terminata sarà ricordata per l’anomalo anda-mento climatico che ha influito sui tempi di semina e, in alcuni casi, ridotto i quantitativi del raccolto. I tempi di raccolta hanno subito un ritardo di diverse settimane. Il calo dei prezzi finali di vendita dell’ortofrutta peggiora la situazione per gli agricoltori, che da tempo non riescono a spuntare quotazioni migliori per il prodotto all’origine. Uno sguardo alla

nati-mortalità delle imprese agricole conferma il trend negativo, in Piemonte come in Italia. Nel periodo luglio-settembre 2013, sono state 5.518 le aziende nate in Piemonte, a fronte delle 5.128 nuove iscrizioni registrate nel corso dello stesso trimestre del 2012. Al netto delle 5.422 cessazioni (valutate al netto delle cancel-lazioni d’ufficio), il saldo è positivo per 96 unità (nel III trimestre 2012 era pari a +378 unità), dato che porta a 456.824 lo stock di im-prese complessivamente registrate a fine set-tembre 2013 presso il Registro imprese delle Camere di Commercio piemontesi.

Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si

traduce in un tasso di crescita dello 0,02%, in-feriore sia rispetto a quello realizzato nello stesso periodo del 2012 (+0,08%) che alla media nazionale (+0,21%), ma in linea con quello del Veneto e dell’Emilia Romagna; la Lombardia si caratterizza, invece, per un mag-gior dinamismo.

Si rileva, inoltre, come il tasso di crescita pie-montese del III trimestre 2013 risulti il peg-giore se raffrontato a quello registrato in ogni periodo luglio-settembre degli ultimi 5 anni. “ Questi dati indicano come il tessuto imprendito-riale regionale stia cercando di resistere – com-

menta Ferruccio Dardanello , Presidente Unioncamere Piemonte –. La sostanziale stabi-lità deve essere, infatti, interpretata alla luce delle attuali difficoltà economiche, che le nostre aziende affrontano sempre più con fatica . Non possiamo più aspettare: il nostro intervento, congiuntamente con quello delle altre istituzioni, deve essere più che mai incisivo e tempestivo e rivolto soprattutto alle piccole imprese, per porre fine ad un’emorragia che sta minacciando la sopravvivenza stessa di un pa-trimonio di capitale umano e competenze che da sempre caratterizzano il sistema delle imprese pie-montesi ”.

A livello provinciale, si riscontra una lieve cre-scita a Novara (+0,26%), Vercelli (+0,19%) e Verbano Cusio Ossola (+0,15%). Il capoluogo regionale e Biella si contraddistinguono per una sostanziale stabilità (rispettivamente +0,02% e +0,04%). Risultano, invece, inferiori al dato medio piemontese e di segno negativo i tassi di crescita registrati dalle altre realtà pro-vinciali: -0,01% per Cuneo, -0,09% Alessan-dria e -0,21% Asti.

Dall’analisi per classe di natura giuridica, si os-serva come le altre forme (+4,38%) continuino a caratterizzarsi per tassi di crescita più soste-nuti rispetto al dato medio regionale. Più con-tenuta, invece, la dinamica delle società di ca-

pitale (+0,49%) mentre risulta in contrazione la base imprenditoriale costituita dalle società di persone (-0,08%) e dalle imprese indivi-duali (-0,23%).

Valutando le variazioni trimestrali dello stock di imprese registrate per settori di attività eco-nomica, si osserva come soltanto i comparti del turismo, degli altri servizi e del commercio abbiano manifestato una performance positiva (rispettivamente, +0,54%, +0,35% e +0,17%); risulta, invece, negativa la variazione registrata dall’industria in senso stretto (-0,13%) dalle costruzioni (-0,20%) e dall’agricoltura (- 0,91%).

Al 3 III t

Imprese registrate per settore Variazione % di stock per settore

Al 30 settembre 2013 30 settembre 2013/30 giugno 2013

-0,91%

-0,13%

-0,20%

0,17%

0,54%

0,35%

-1,00%-0,80%-0,60%-0,40%-0,20% 0,00% 0,20% 0,40% 0,60% 0,80%

Agricoltura

Industria in senso stretto

Costruzioni

Commercio

Turismo

Altri servizi

Agricoltura 12,70%

Industria in senso stre o 10,29%

Costruzioni 16,00%

Commercio 23,59%

Turismo 6,45%

Altri servizi 26,47%

N.C. 4,49%

Fonte: elaboraziono Unioncamere Piemonte su dati InfoCamere

In Piemonte imprese agricole in calo

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