Elezioni: Agrinsieme incontra il vicesegretario del Pd Letta. Nella nuova legislatura serve cambio di marcia per la politica agroalimentare

05/02/2013

Il coordinatore Giuseppe Politi ha illustrato i contenuti del documento elaborato per le elezioni politiche. Occorre una rinnovata e concreta strategia che apra prospettive di crescita per le imprese e la cooperazione. Ridurre burocrazia e costi. Indispensabile creare un ministero dell’Agroalimentare. Favorire ricambio generazione, credito e innovazione. Uso razionale e corretto del territorio e delle risorse idriche. Nei prossimi giorni incontri con le altre forze politiche.

Una svolta nella politica agroalimentare che contribuisca alla crescita del nostro Paese e alla valorizzazione della qualità del “made in Italy”. E’ questo l’obiettivo prioritario che Agrinsieme, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane agroalimentari (che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop-Agroalimentare), ha posto, oggi a Roma, all’attenzione del vicesegretario del Partito democratico on. Enrico Letta nell’incontro durante il quale gli è stato presentato e illustrato il documento elaborato per le prossime elezioni politiche.

Il presidente di Cia e coordinatore di Agrinsieme Giuseppe Politi (alla riunione -tenutasi presso la sede della Cia- hanno partecipato anche il presidente di Agci-Agrital Giampaolo Buonfiglio, il direttore generale di Confagricoltura Luigi Mastrobuono, il direttore di Fedagri-Confcooperative Fabiola Di Loreto e il direttore nazionale della Cia Rossana Zambelli) ha sottolineato l’esigenza di una politica in campo agricolo e agroalimentare che sia realmente orientata alle imprese, nelle loro diverse articolazioni, aggregazioni e rapporti con il mercato. Una politica -come si evidenzia nel documento- che consenta di aprire nuove prospettive alle aziende che attualmente vivono una fase di grande difficoltà, con costi in continua crescita, con una forte perdita di competitività e di redditi.

I problemi del settore agroalimentare -ha aggiunto Politi nell’illustrare il documento di Agrinsieme- sono dovuti alla crisi economica generale, ma anche a una fragilità strutturale, frutto di un’eccessiva frammentazione e all’assenza di politiche adeguate e diversificate per tipo di imprese.

Ecco perché Agrinsieme ha fatto presente al vicesegretario del Pd la necessità di un cambiamento di marcia nella strategia per l’agroalimentare italiano e le sue imprese. Un sistema -ha rimarcato Politi- che va collocato nelle dinamiche della crescita perché contribuisca e partecipi all’auspicabile ripresa economica del Paese.

Il documento di Agrinsieme pone precisi obiettivi: un forte e più efficace impegno in campo europeo, soprattutto in vista della riforma Pac 2014-2020; politiche di rafforzamento dell’impresa e della cooperazione; rilancio della ricerca e dell’innovazione; ricambio generazionale; incentivi al mercato del lavoro; rafforzamento degli strumenti per il credito; maggiore semplificazione burocratica; riduzione dei costi produttivi, contributivi e fiscali; valorizzazione del “made in Italy” e tutela dalla contraffazione e dall’uso improprio dei marchi; gestione razionale e sostenibile del territorio e delle risorse idriche; sviluppo delle agroenergie rinnovabili.

Il documento di Agrinsieme rileva anche l’opportunità di confermare lo strumento della concertazione come prassi di responsabilità condivisa tra le Istituzioni e le parti sociali. E, questo, nel pieno rispetto delle reciproche competenze e senza confusione di ruoli.

Il coordinatore di Agrinsieme Politi ha, infine, fatto presente l’esigenza di creare nella prossima legislatura un ministero dell’Agroalimentare. “Nell’attuale difficile situazione e davanti alle prossime decisive sfide, a cominciare dalla riforma Pac, non è più sufficiente il dicastero delle Politiche agricole. E’, invece, sempre decisivo -ha concluso- affidare ad una Amministrazione di riferimento la competenza sul comparto agroalimentare nel suo complesso, in termini di strategie agroindustriali, sanitarie e con una visione internazionale del comparto”.

Agrinsieme nei prossimi giorni si incontrerà con i rappresentanti delle altre forze politiche.