Governo: Agrinsieme, all’agricoltura e all’agroalimentare serve un ministro autorevole. A Bruxelles una forte presenza politica nel negoziato Pac

27/04/2013

“In una fase complessa per il futuro dell’agricoltura e dell’agroalimentare del nostro Paese, con una riforma della Pac in piena e difficile discussione, è quanto mai avere un ministro forte e autorevole che sappia tutelare e salvaguardare gli interessi dei produttori e delle imprese. Un ministro che sia in grado non solo di affrontare i temi agricoli ma anche quelli più ampi dell’intera filiera. Serve una persona che dia ampie garanzie”. A sottolinearlo è Giuseppe Politi, coordinatore di Agrinsieme (il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari, che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare), che ha chiesto al presidente incaricato Enrico Letta di farsi carico di questa esigenza che si leva chiara dal mondo agricolo e cooperativo.

“Oggi abbiamo un presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro e gli altri europarlamentari italiani che, indipendentemente dai gruppi parlamentari di appartenenza, che si stanno battendo con coraggio e anche con grande energia per una riforma della Pac che risponda alle necessità della nostra agricoltura. Un’azione, questa, che andrebbe adeguatamente supportata a livello nazionale. Di qui -aggiunge il coordinatore di Agrinsieme- la richiesta a Letta di un ministro capace e politicamente valido saldamente legato alla Presidenza del Consiglio. In ballo ci sono interessi di migliaia di imprese agricole e dell’intera filiera agroalimentare”.

“Come Agrinsieme ribadiamo l’opportunità -conclude Politi- di un vero e concreto gioco di squadra che sappia garantire una riforma veramente efficace che tenga conto dei problemi della nostra agricoltura e che valorizzi il lavoro dei produttori, sempre più alle prese con costi sempre più pesanti”.