Assemblea della Zona di Acqui Terme e Ovada

18/01/2011

Nella mattinata di martedì 18 gennaio hanno preso avvio le Assemblee di Zona di Confagricoltura Alessandria, appuntamento imperdibile per gli associati del sindacato agricolo per discutere dei problemi e ascoltare le ultime novità.

Il ciclo di incontri è partito presso l’Enoteca Regionale Acqui Terme e Vino dove ha avuto luogo l’Assemblea della Zona di Acqui Terme e Ovada.

Il tavolo dei relatori era formato dal presidente provinciale Gian Paolo Coscia, dal direttore provinciale Valter Parodi, dal vice presidente provinciale Franco Priarone, dal presidente di Zona Eugenio Burnengo e dalla direttrice di Zona Laura Alciati. Erano inoltre presenti in sala il vice presidente Luca Brondello e la presidente di Confagricoltura Donna Maria Teresa Bausone.

Il presidente di Zona Burnengo ha introdotto l’Assemblea ricordando che lo scorso anno è stato denso di appuntamenti. Si è complimentato con la struttura e la direttrice di Zona Laura Alciati, in particolare con l’Ufficio Zona di Acqui Terme e Ovada, che ha saputo svolgere al meglio le incombenze nonostante il momento di crisi.

Il presidente Coscia ha passato in rassegna le principali tematiche affrontate durante l’anno appena trascorso soffermandosi in particolare su alcuni argomenti che riguardano il territorio, prima di passare all’attività sindacale nazionale, affrontando i temi della Pac post 2020 e del progetto di Confagricoltura Futuro Fertile.

Per quanto riguarda la Pac, nello scorso mese di novembre la Commissione europea ha presentato la sua “comunicazione” sul futuro della stessa. In estrema sintesi la comunicazione prevede il mantenimento dello schema “a due pilastri” della Pac.

Confagricoltura è innanzitutto contraria alla paventata riduzione dei finanziamenti al settore; occorre rafforzare il gruppo di Paesi favorevoli al mantenimento della Pac guidato da Francia e Germania, con l’intento di garantire le risorse necessarie all’agricoltura ed alle politiche nazionali. Altri punti rimangono in sospeso. Ad esempio, resta da chiarire sul piano tecnico ed organizzativo la data di entrata in vigore della nuova riforma. Aspetto non trascurabile in riferimento alla validità dei titoli disaccoppiati storici oggi in vigore ed alla necessità di programmazione. Su tutto rimane il problema della disponibilità finanziaria. Oggi si paventa il rischio di perdere finanziamenti per l’agricoltura.

Passando all’argomento “Futuro Fertile”, Coscia ha ribadito che si tratta del progetto di Confagricoltura che ha l’obiettivo di riaffermare l’agricoltura come componente primaria del sistema economico attraverso la realizzazione di una profonda ristrutturazione dell’agricoltura italiana; il rafforzamento della competitività delle imprese e la creazione delle condizioni di stabilità del reddito per gli agricoltori.

La struttura del progetto prevede un’analisi del sistema agricolo italiano con l’individuazione delle criticità e dei ritardi di competitività. Da qui scaturiscono le proposte di Confagricoltura suddivise in due grandi filoni che sono in sinergia tra loro: la proposta legislativa e quella commerciale. Scopo ultimo del progetto è l’aumento del reddito delle imprese agricole.

Passando a trattare le tematiche locali, Gian Paolo Coscia ha sottolineato come Confagricoltura Alessandria, allo scopo di difendere i giusti diritti di utilizzo delle risorse idriche delle imprese agricole poste lungo le aste del torrente Orba e Belbo, ha firmato i relativi contratti di fiume, che sono strumenti di definizione condivisa delle norme da adottare per tutelare i corsi idrici, migliore la qualità delle acque e ottimizzare lo sfruttamento della risorsa idrica.

Per meglio curare le aspettative degli associati Confagricoltura Alessandria ha ottenuto la presenza di un proprio funzionario nella Cabina di Regia – il luogo ove verranno assunte le decisioni – del Contratto di Fiume “Torrente Orba” e coordinerà gli interventi di Confagricoltura Cuneo e Confagricoltura Asti in seno al Contratto di Fiume Belbo.

Altro tema molto sentito nella Zona di Acqui Terme affrontato dal presidente Gian Paolo Coscia e poi ripreso negli interventi di chi era presente in sala è stata la situazione del comparto vitivinicolo, che rimane piuttosto grave. La crisi riguarda soprattutto quelle tipologie di uve che non prevedono Accordi interprofessionali, ossia Cortese, Barbera e Dolcetto.

Invece, laddove sono in essere Accordi interprofessionali (Asti, Brachetto e Gavi) la situazione è più rosea, in quanto i prezzi delle uve sono garantiti e remunerativi per le aziende agricole.

Confagricoltura Alessandria auspica che per il prossimo futuro vengano a crearsi nuovi accordi per le uve che non ne prevedono.

Il sistema è per lo più gestito dalla cooperazione che è senza dubbio da riorganizzare con obiettivi diversi e migliorativi rispetto a quelli attuali.

La parola è poi andata agli associati. Ha esordito Luca Pesce sulle problematiche dei prezzi e delle giacenze dei vini dell’Ovadese.

L’intervento successivo dei fratelli Alessandro e Tommaso Boido ha visto come tema la complessa situazione del Moscato che Confagricoltura segue con occhi attenti partecipando attivamente alle riunioni organizzate dagli attori dell’Accordo.

L’associazione sindacale è speranzosa che venga convocata al più presto il Tavolo regionale della Paritetica del Moscato.

Sono inoltre intervenuti sulle diverse interpretazioni legate alle misurazioni dei vigneti.

Silvio Bragagnolo ha citato le numerose anomalie che attanagliano l’agricoltura moderna tra cui i consumi del vino e dei distillati, il regolamento forestale e altro ancora.

Giovanni Bisio è  intervenuto relativamente ai prezzi delle uve del Dolcetto lamentando scarsa remuneratività.

Franco Priarone, in qualità di presidente dell’Anga, si è complimentato con i giovani intervenuti all’Assemblea che sono stati numerosi e hanno posto molte domande ai dirigenti, dimostrando partecipazione e forte coscienza sindacale.

L’assemblea si è conclusa con un ricco buffet a base di prodotti tipici e vini del territorio, organizzato dall’Ufficio Zona di Acqui Terme.

 

 

Alessandria, 18 gennaio 2011


I relatori

La platea

La platea