IMU: le modifiche del Governo non soddisfano Confagricoltura e Cia Alessandria

20/04/2012

Siamo sulla strada giusta, ma non basta.  Potrebbe essere questo il pensiero comune sulla questione Imu, sorto durante l’incontro congiunto del Comitato di Presidenza di Confagricoltura Alessandria e la Giunta di  Cia Alessandria che  hanno preso in esame l’evoluzione del dibattito parlamentare sottolineando i passi in avanti che sono stati fatti grazie alla mobilitazione degli agricoltori, che ha visto le due Associazioni in prima fila.
 "Tuttavia – commenta Gian Paolo Coscia, presidente di Confagricoltura Alessandria - rileviamo come siano tuttora presenti elementi di forte insoddisfazione e preoccupazione, che richiedono il proseguimento della mobilitazione per superare la palese iniquità del provvedimento, che permane,  nonostante le positive modifiche apportate al testo iniziale".
A causa dell’Imu – secondo la stima dell’Ufficio Fiscale di Confagricoltura - l’impatto sulle aziende agricole alessandrine, anche considerando le ultime modifiche, potrebbe portare ad un aumento dei costi per azienda fino al 300% , a seconda della tipologia dei fabbricati rurali strumentali utilizzati per lo svolgimento dell’attività; immobili che servono per la produzione, ed il cui reddito risulta già compreso nelle potenzialità del terreni stessi sui quali insistono. "Chiediamo che siano esclusi dall’Imu i fabbricati strumentali adibiti a ricoveri attrezzi, magazzini  – prosegue il presidente di Confagricoltura Alessandria  - fienili, cantine, stalle e capannoni quali strumenti indispensabili e funzionali per l’agricoltura. Inoltre è necessario che vengano riviste l’entità sia dei coefficienti di rivalutazione che delle franchigie inserite negli ultimi emendamenti di fonte governativa, in quanto non sufficienti a mitigare l’impatto della nuova imposta. Infine – dice Coscia – il mondo agricolo vuole fare la propria parte ma non deve essere penalizzato da un aggravio fiscale così pesante”.
Critico anche il giudizio del presidente della Cia Alessandria – Carlo Ricagni - sull’assoggettamento all’Imu dei fabbricati rurali: “ L’assoggettamento all’imposta dei fabbricati rurali strumentali viene operata scindendo in modo non corretto i terreni coltivati dai fabbricati  utilizzati, gravando quindi in maniera impropria ed insostenibile su immobili che costituiscono nel loro insieme beni essenziali sui quali opera l’azienda agricola. Inoltre – aggiunge Ricagni - con questa operazione vengono stravolti alcuni principi fiscali fondamentali del settore superando i concetti di ruralità e di bene strumentale. Sarebbe invece necessario abbassare ulteriormente i moltiplicatori applicati ai terreni agricoli condotti  direttamente da agricoltori, al fine di differenziare beni che sono produttivi di reddito e non di “rendita” anziché introdurre, di fatto, “una patrimoniale”  su tali immobili”.
 "Nel complesso  – prosegue il presidente Cia Alessandria – il sovraccarico dell’Imu, penalizza in particolare le nostre aziende ed i territori caratterizzati da una agricoltura fortemente appoderata senza tener conto della funzione pubblica che tali aziende svolgono come presidio diffuso sul nostro territorio”.
 Fra i punti del cammino governativo finora intrapreso sull’Imu che Cia e Confagricoltura Alessandria ritengono positivi, è quello del  ripristino delle esenzioni per i terreni condotti direttamente da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, seppur in misura molto ridotta, e l’attenzione posta alle aziende situate in comuni montani con l’introduzione dell’esenzione dalla tassazione per i fabbricati rurali strumentali.
“Queste aziende – aggiungono Ricagni e Coscia - svolgono un ruolo importante di presidio del territorio e, pertanto, occorre ridurre gli oneri a loro carico per non comprometterne ulteriormente la tenuta del tessuto sociale".
Le due Associazioni infine, si sono impegnate a proseguire tutte le  iniziative di sensibilizzazione anche nei confronti dei Comuni, al fine di non vedere penalizzato il sistema dell’imprese agricole associate, cardine essenziale dell’agricoltura alessandrina.


Alessandria, 19 aprile 2012


I relatori

La platea