Attacchi diabrotica nel casalese

25/06/2009
In molte aree maidicole del Casalese in questi giorni si stanno verificando pesanti attacchi dell’insetto Diabrotica virgifera virgifera Le Conte (un coleottero crisomelide di origine statunitense) al mais. In Italia e in Piemonte la Diabrotica è presente da alcuni anni; fino ad oggi ha provocato sporadici danni in limitate aree maidicole del Novarese e della Lombardia. Su tutto il territorio nazionale, a riprova delle pericolosità di questo insetto, è in vigore dal 2001 un Decreto Ministeriale di Lotta Obbligatoria, ai sensi del quale dal 2003 tutto il territorio piemontese è definito “zona insediamento”. La Provincia di Alessandria non è la sola a dover combattere contro questa calamità: infatti lo stesso problema viene segnalato in diverse zone maidicole piemontesi, Chivassese e Novarese, e in Lombardia, nel Cremonese, nel Bresciano e nel Bergamasco. E’ la prima volta che la Diabrotica sta provocando danni significativi al Mais coltivato in provincia di Alessandria; attualmente questi danni sono in fase di valutazione da parte dei tecnici delle Associazioni Agricole. E’ presumibile che le semine ritardate di questa primavera (piante meno sviluppate) abbiano fatto sì che il mais risultasse più sensibile al fitofago, il cui sviluppo potrebbe anche essere stato favorito dal divieto nazionale di impiego di semente conciata con insetticidi neonicotinoidi. In questa fase le larve di Diabrotica nel terreno attaccano le radici del mais, indebolendo la stabilità delle piante che vanno incontro a allettamenti. Inoltre gli adulti rosicchiano le foglie riducendone le capacità fotosintetiche; gli stessi adulti, alla comparsa, attaccheranno gli organi fiorali, riducendo il numero di semi che ogni pianta potrà produrre. Purtroppo in questo stadio di sviluppo della coltura i trattamenti insetticidi non risultano assolutamente efficaci contro le larve nel terreno, mentre hanno effetti nel ridurre la popolazione potenziale e per scongiurare danni alle foglie e agli organi fiorali del mais. Il decreto di lotta obbligatoria per la nostra Regione non impone ad oggi particolari interventi di difesa; viene vivamente raccomandato di ridurre il più possibile la superficie coltivata a mais in monosuccessione, di monitorare la presenza dell’insetto a livello aziendale e di provvedere a trattamenti contro gli adulti ove siano state registrate significative catture; inoltre, come metodi agronomici preventivi, viene caldeggiato l’avvicendamento o la semina dopo il 15 giugno di ogni anno. Norme particolarmente severe riguardano il trasporto di mais allo stato fresco al di fuori del territorio regionale, compresa la granella non essiccata prima del 1° novembre senza apposita autorizzazione regionale; non sono ammessi movimenti di terreno che ha ospitato mais. In caso di mancata applicazione delle disposizioni regionali, gli inadempienti saranno denunciati all’autorità giudiziaria a norma dell’art. 500 del codice penale. I nostri tecnici hanno immediatamente informato della grave situazione il Settore Fitosanitario Regionale e la Provincia di Alessandria. L’intervento presso il Settore Fitosanitario Regionale ha riguardato anche la richiesta di deroga ai disciplinari agroambientali per poter effettuare un intervento insetticida contro gli adulti, utilizzando prodotti ammessi contro la Diabrotica per la difesa del mais. I tecnici delle Associazioni Agricole sono a disposizione dei maiscoltori per concordare gli eventuali interventi a difesa della coltura.