Assemblea Generale 2009

19/03/2009
“In questo momento di crisi, il nostro lavoro consiste nel definire le regole per il nostro futuro. Se ognuno fa bene il suo, insieme riusciremo a risollevare le sorti dell'agricoltura italiana, restituendole il giusto peso che si merita nell'economia. Da troppi anni, infatti, vi sono delle evidenti storture nell'immagine del settore primario che la collettività, e quindi anche il sistema politico, si è fatta. E' necessario che tutti gli imprenditori agricoli, affiancati dalla nostra organizzazione, si adoperino per riuscire a trasmettere nei modi dovuti le loro esigenze” . Con queste parole il vice presidente nazionale di Confagricoltura Antonio Borsetto ha chiuso i lavori dell'Assemblea generale di Confagricoltura Alessandria, iniziata ieri nella splendida cornice del Castello di Oviglio intorno alle ore 15 e conclusa circa cinque ore dopo. Nel lungo pomeriggio, nonostante il clima da preludio di primavera che indurrebbe a rimanere in cascina a lavorare, numerosi imprenditori agricoli provenienti da ogni parte della provincia di Alessandria hanno dapprima “tirato le somme” dell'organizzazione datoriale, attraverso la lettura e l'approvazione dei bilanci consuntivo del 2008 e preventivo del 2009 ad opera del presidente Gian Paolo Coscia, del direttore Valter Parodi, del consulente dott. Stefano Cellerino e dei componenti del Collegio Sindacale, avv. Franco Grillo, avv. Dino Vernetti e dott. Dino Ferrari. E' però nella seconda parte del consesso che è scaturita la vera anima sindacale. Grazie ai molteplici interventi di autorità locali, quali il consigliere regionale Ugo Cavallera, S.E. il prefetto Francesco Paolo Castaldo, il presidente della Camera di Commercio Piero Martinotti, il Sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio, il direttore dell'assessorato all'agricoltura della Provincia di Alessandria Bruno Barosio, il presidente della Cia Carlo Ricagni, il responsabile per l'agricoltura di Intesa Sanpaolo Emiliano Fariseo, Alessandro Pezza della ditta di macchinari agricoli Zella Srl, si è evidenziato come negli anni Confagricoltura Alessandria ha saputo tessere rapporti costruttivi ed efficaci con il panorama politico ed economico locale. E nella sua relazione il presidente Coscia ha dato conferma di questo dialogo con le istituzioni, sottolineando quanto “sia notevole l'impegno della dirigenza e della struttura, che sono sempre presenti alle iniziative del territorio e che sostengono i principali progetti di sviluppo agricolo e non solo. La collaborazione con altri enti è diventata anche pervasiva: Confagricoltura Alessandria ha potenziato internamente le consulenze tecnica, assicurativa, creditizia, attraverso brand noti di ciascun ambito, il tutto sempre nell'interesse dell'associato per fornire servizi sempre più complesso e personalizzato”. Davanti ad una platea attenta, affiancato dal vice presidente Antonio Borsetto e dal membro di Giunta nazionale Bartolomeo Bianchi, il Presidente provinciale ha sviluppato un'analisi frutto del bilancio dell'annata agricola appena trascorsa e degli incontri sindacali di febbraio presso i cinque centri zonali di Alessandria, Acqui, Casale, Novi e Tortona, le cosiddette Assemblee di Zona. Sono poi seguite le considerazioni e gli approfondimenti dei presidenti degli enti collaterali: Rosanna Varese per l'associazione che si occupa dell'accoglienza turistica Agriturist, Franco Priarone per i giovani dell'Anga, Maria Teresa Bausone di Confagricoltura Donna per le imprenditrici agricole e Maria Daville per il Sindacato Pensionati. Durante il dibattito sono intervenuti dirigenti e associati, che hanno affrontato temi di attualità. Il consigliere zonale Andrea Mutti ha portato il suo contributo, commentando la nuova OCM vino che partirà a breve, affrontando il tema della competitività delle aziende del comparto vitivinicolo e quello del ruolo dei Consorzi di Tutela e della Consulta vitivinicola provinciale. Il consigliere provinciale Luigi Ricaldone ha espresso forti preoccupazioni per la strada che sta percorrendo il pomodoro da industria. Altrettanto impensierita la signora Carla Parodi, che ha constatato sempre maggiori danni da ungulati selvatici nei suoi campi di frumento ubicati nella zona di Novi Ligure. A parlare di carne e derivati ci ha pensato l'immancabile consigliere provinciale Angelo Fava, che con toni ironici ha ben espresso l'amara verità fatta di burocrazie sempre più soffocanti e leggi troppo restrittive “per chi compie il suo lavoro con coscienza e serietà”. Il discorso finale rivolto agli astanti dal presidente Coscia e dal vice presidente nazionale Borsetto è stato limpido ed energico: “Sull'avvenire delle nostre imprese possiamo influire molto più di quel che crediamo. Nessuno è escluso scala delle responsabilità, anche se c'è una certa graduatoria. E Confagricoltura ha ben chiari quali sono i suoi compiti”.