Consuntivo di vendemmia 2014

11/11/2014

A livello nazionale si è stimata una produzione di circa 40 milioni di ettolitri, una diminuzione del 17% rispetto al dato diffuso dall’Istat per il 2013 e una qualità ancora tutta da valutare. Queste le stime sulle quali convergono le principali organizzazioni della filiera vitivinicola, Agrinsieme, Federvini e Unione Italiana Vini, che da anni collabora con Ismea per l’elaborazione dei dati attraverso un capillare monitoraggio del territorio vinicolo italiano con un dettaglio regionale.

È evidente il carattere di eccezionalità dell’andamento climatico. La produzione di questa campagna, in controtendenza rispetto all’anno scorso, ha risentito delle difficili condizioni climatiche estive, caratterizzate da temperature sotto la media stagionale e dall’insistenza di fenomeni piovosi, in molte aree della penisola.

In linea generale, la vendemmia è stata in ritardo rispetto allo scorso anno di circa sette giorni, ripristinando così un calendario normale, dopo anni caratterizzati da forti anticipi.

“È sicuramente un’annata anomala e fino all’ultimo incerta – ha commentato il presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli di Brondello – Una caratteristica evidente: i vini sono più leggeri, meno pieni di sole e di forza, ci auguriamo più eleganti. In un mondo molto attento alle diversità e alle sfumature, questa sottolineatura dell’importanza della natura rappresenta un messaggio alternativo alle standardizzazioni e ancora una volta evidenzia il primato culturale e di sensibilità della Vecchia Europa”.

Le difficili condizioni meteorologiche hanno spinto i produttori ad aumentare il numero di lavorazioni in vigna e trattamenti in campo, con un notevole innalzamento dei costi di produzione a loro carico.

“Se da un punto di vista quantitativo, la campagna 2014 sembra avvicinarsi alle annate 2011 e 2012, sulla qualità il giudizio resta ancora sospeso in attesa di verificare il vino in cantina” ha dichiarato il presidente della Sezione Vitivinicola di Confagricoltura Alessandria, Maurizio Montobbio.

Per il Bilancio Ue, la vendemmia 2014 sarà ricordata quindi come quella del sorpasso della Francia, che ottiene il primo posto di produttore di vino al mondo con 47 milioni di ettolitri (+11 per cento rispetto al 2013); al secondo posto si assesta Spagna con una vendemmia nettamente inferiore al 2013 (-13,5 per cento) e 45 milioni di ettolitri; mentre l’Italia con i suoi 40 milioni di ettolitri (-4 per cento rispetto all’anno scorso) è al terzo gradino del podio.

Nelle schede allegate vediamo insieme cosa è successo in questa vendemmia nel dettaglio, zona per zona, vitigno per vitigno, grazie alle informazioni raccolte dai nostri tecnici vitivinicoli, sempre a contatto diretto con i viticoltori associati.

Alessandria, 11 novembre 2014