In breve del 19 Ottobre 2012

19/10/2012

Cereali ancora tonici, cala un po’ la soia
Alla Granaria di Milano martedì 16 ottobre prezzi stabili per il frumento: quello di forza è stato quotato 288 – 307 € a tonnellata, il panificabile 270 – 275 €, quello per altri usi 269 €. In ripresa invece di circa 1 € a tonnellata il prezzo da prezzo del mais che è stato quotato 246 - 248 € a tonnellata contro i 245- 247 € della settimana scorsa. Cede un po' il prezzo della soia: quella nazionale è quotata 520 – 525 € a tonnellata, quella estera 492 – 525 €.


Immigrati, chiuse le domande di emersione
Si è chiusa alla mezzanotte del 15 ottobre la “finestra” per regolarizzare i lavoratori stranieri in nero. A sei ore dalla chiusura delle domande, come riferiva il sito del Viminale, erano 129.814 le domande presentate.


Rendite fondiarie: per i non Iap – Cd la rivalutazione è del 15%
Ai fini delle imposte sui redditi, i redditi dominicali e agrari dei terreni iscritti negli atti del Catasto terreni non rilevano tout court, ma sono soggetti ad una determinata rivalutazione percentuale, attualmente pari (art. 3, comma 50 della L. 23 dicembre 1996 n. 662) all’80% per il reddito dominicale e al 70% per il reddito agrario. L’Agenzia delle Entrate nella risoluzione 10 giugno 2005 n. 77 precisa che non ha alcuna rilevanza il reddito effettivamente prodotto.

L’art. 12 del Ddl. di stabilità per l’anno 2013, nel testo pubblicato sul sito del Governo il 16 ottobre, prevede che, per i periodi d’imposta 2012, 2013 e 2014, il reddito dominicale e agrario siano rivalutati di un ulteriore 15%. Per i terreni agricoli, nonché per quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, la rivalutazione è pari al 5%.

Tale incremento – come rileva “Il Quotidiano del Commercialista” - si dovrà applicare sull’importo risultante dalla rivalutazione operata ai sensi dell’art. 3 comma 50, della L. 23 dicembre 1996, n. 662 di cui si è detto (80% per i redditi dominicali e 70% per i redditi agrari).

In altre parole, per determinare il reddito imponibile, la rendita catastale dovrà essere rivalutata dell’80% (oppure del 70%) e il risultato dovrà essere ulteriormente incrementato:

- del 15% se il contribuente non è un coltivatore diretto o un imprenditore agricolo professionale (IAP);

- del 5% se il contribuente è un coltivatore diretto o un IAP.

Così, ad esempio, ipotizzando il caso di un contribuente che non è coltivatore diretto né IAP, la determinazione del reddito dominicale dovrà essere effettuata come di seguito indicato:

- Rendita catastale = 1.500 euro;

- Rivalutazione ex art. 3 comma 50 della L. 662/96 dell’80% = 1.200 euro;

- Risultato post rivalutazione ex L. 662/96 = 2.700 euro;

- Rivalutazione ex art. 12 del Ddl. di stabilità per l’anno 2013 del 15% = 2.700 x 15/100 = 405 euro;

- Base imponibile ai fini delle imposte sui redditi = 3.105 euro.