In breve del 22 Novembre 2013

22/11/2013

"Sicurezza macchine agricole"
Sono ancora in corso gli incontri formativi tenuti da Renato Delmastro del CNR di Torino che organizza Confagricoltura Alessandria nell'ambito del progetto di informazione del settore agricolo attivato sulla Mis. 111 del PSR 2007-2013 Progetto 2012-2013.
Di seguito le date che da calendario dovranno ancora svolgersi:
 - Mercoledì 4 dicembre 2013 ore 9,00 a Casale M.to presso Salone Santa Chiara - Via Facino Cane.

- Venerdì 6 dicembre 2013 ore 9,00 ad Acqui Terme presso Palazzo Robellini - Piazza Levi.
- Mercoledì 11 dicembre 2013 ore 9,00 a Tortona presso Sala Convegni Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona - Via Puricelli 11.

Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.

IMU, il decreto slitta a martedì. Spiragli per l’esenzione sugli immobili agricoli
Ancora un rinvio per lo stop alla seconda rata dell'Imu. L'approvazione del decreto – scrive l’agenzia Ansa - è stata rinviata dal Consiglio dei ministri di ieri al prossimo martedì. Ragioni ''tecniche'', spiega il Governo, legate all'attesa di un parere della Banca Centrale Europea sulla ricapitalizzazione delle quote Bankitalia. I due decreti, Imu e Bankitalia, è stato spiegato, interessano entrambi le banche e per questo sono ''contestuali''.  

Ma resta il nodo legato all'imposta sui terreni. Il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi, rinvia le risposte sull'Imu a martedì ma sulle risorse ammette: ''Ho sempre detto che non sarebbe stato facile''. Il ministro dell'Agricoltura Nunzia De Girolamo, che aveva posto la questione degli immobili degli agricoltori, riferisce che ''sui fabbricati rurali l'esenzione c'è'', mentre della questione dei terreni ''discuteremo martedì''. Sul tema il ministro ha dato battaglia - incalzato anche dagli ex colleghi di Forza Italia - cercando risorse con l'aiuto dei colleghi del Nuovo Centro Destra, senza però trovare una copertura esaustivo.

Sempre sul fronte fiscale slitta il termine per pagare gli acconti, dal 30 novembre al 10 dicembre. Lo ha annunciato lo stesso Letta. Il rinvio, legato soprattutto al futuro aumento degli acconti per banche e assicurazioni che dovrebbe coprire lo stop alla seconda rata dell'Imu per le prime case, riguarderebbe le persone giuridiche. Ma sull'Imu non pesa solo il rinvio del decreto e il nodo dei terreni. C'è comunque chi deve pagare in ogni caso l'imposta perché, per esempio, ha una seconda casa.

A oggi mancano ancora molte delibere comunali perché per legge possono essere pubblicate entro il 9 dicembre. Allora i Centri di Assistenza Fiscale, che nei giorni scorsi avevano già lanciato l'allarme sulla grande difficoltà a fare milioni di pratiche in una sola settimana, hanno scritto a Saccomanni e al presidente dell'Anci Piero Fassino per sottolineare che ''la situazione è insostenibile'' ma anche per comunicare che faranno i calcoli sui pagamenti con le delibere fatte entro il 15 novembre. Non è possibile fare diversamente - dice il Coordinatore della Consulta dei Caf, Valeriano Canepari - se si vuole che la gente paghi entro il 16 dicembre''. E poi c'è lo Statuto del Contribuente che stabilisce ''un minimo di 60 giorni tra l'adozione dei provvedimenti di attuazione delle disposizioni tributarie, in questo caso le delibere dei Comuni, e la scadenza per l'adempimento''. E allora i Caf chiedono che ''eventuali minori importi versati da parte del contribuente (a seguito di variazioni intervenute nelle delibere comunali dal 16 al 30 novembre) vengano versate contestualmente al 1° acconto Imu 2014 senza applicazione di eventuali sanzioni e interessi da parte dei Comuni''.


In Parlamento si aggira uno spettro: qualcuno invoca il ritorno di Federconsorzi
“Si sta provando a riesumare il cadavere di Federconsorzi, quando l’unica cosa da fare sarebbe mettere una pietra tombale sulla vicenda”. A chiederlo sono le cinque organizzazioni agricole riunite in Agrinsieme (Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari, che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare), all’indomani di alcune indiscrezioni trapelate secondo le quali si starebbe lavorando ad un emendamento governativo alla legge di Stabilità finalizzato a recuperare i crediti di Federconsorzi. “Troviamo scandaloso – commenta Agrinsieme – l’ennesimo tentativo, questa volta per mano governativa, di ridar vita a Federconsorzi, uno dei più grandi scandali finanziari del Paese, costretto a chiudere i battenti nel 1991 dopo un crack da 6.000 miliardi di lire che oggi varrebbero quasi 4 miliardi di euro. Piuttosto che trasferire questi vecchi crediti dell’agricoltura all’erede di un soggetto dalla storia alquanto torbida, ci chiediamo se non sia invece più ragionevole in un momento di congiuntura economica difficile, ‘liberare’ queste risorse, che ammonterebbero a circa 400 milioni di euro per dare subito respiro alle aziende agricole, sospendendo ad esempio la seconda rata dell’Imu sui terreni agricoli, o finanziando misure di sostegno al credito o di riduzione del costo della manodopera”.

Agrinsieme ricorda ancora che c’è stato già un primo tentativo nei giorni scorsi attraverso un emendamento, poi respinto, presentato dal senatore PD Sposetti, ex tesoriere del PCI e componente, a suo tempo della Commissione Parlamentare di inchiesta sulla Federconsorzi. “Facciamo ora appello al governo, al Ministro delle politiche agricole De Girolamo e a tutte le forze parlamentari affinché risorse finanziarie così importanti, che potrebbero dare linfa vitale all’intero comparto agroalimentare, non vengano di colpo trasferite in poche mani”.

 
Per l’agevolazione prima casa la residenza è sempre indispensabile
La Corte di cassazione – chiarisce l’Agenzia delle Entrate -  con la sentenza n. 22944 del 9 ottobre, ha chiarito che è insufficiente, per conservare i benefici fiscali sulla prima casa, la dichiarazione di volontà, rilasciata al momento dell’acquisto, di destinare l’immobile ad abitazione entro i termini previsti dalla legge. A ciò deve seguire il trasferimento nell’appartamento.