In breve del 19 Novembre 2013

19/11/2013

Pac, approvato il Regolamento transitorio Il 4 novembre i membri della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo hanno approvato a larga maggioranza il compromesso sul regolamento transitorio sulla PAC (pagamenti diretti e sviluppo rurale), dopo l’accordo raggiunto al comitato speciale agricoltura (CSA) del 28 ottobre. Formalmente il Parlamento approverà il regolamento nella sessione plenaria di mercoledì 20 novembre e il Consiglio in occasione dell’ultima riunione del mese di dicembre (16 e 17). Per quanto riguarda il contenuto, rispetto alla proposta iniziale della Commissione l'accordo inter-istituzionale prevede, per quanto riguarda i pagamenti diretti, la possibilità di anticipare al 2014 l’applicazione del pagamento redistributivo per i primi ettari (che in origine, come tutte le norme sui pagamenti diretti, era stata rimandata al 2015) e l’aumento dal 3,5 al 6,5%, nel 2014, della parte di enveloppe nazionale destinabile agli aiuti accoppiati. Si ricorda che a regime, dal 2015, tale percentuale potrà arrivare fino al 13%. Per quanto riguarda lo sviluppo rurale, invece, l’accordo finale propone di allargare il campo di applicazione delle norme transitorie; la maggiore novità sta nel fatto che, nel 2014, dovrebbe essere possibile pagare con fondi “nuovi” (2014-2020) e regole “vecchie” (2007-2013), oltre ad alcune misure pluriannuali già previste dalla Commissione (ad esempio, le misure agroambientali), anche nuovi impegni per aiuti agli investimenti. Il mercato dei cereali e della soia (da L’informatore Agrario - Newsletter Obiettivo Cereali) La situazione di mercato per il frumento tenero rimane, tutto sommato, positiva. I listini nazionali registrano un lieve aumento per i frumenti panificabili, mentre i frumenti restano stabili sulle quotazioni della settimana precedenti. A Milano il panificabile ha chiuso martedì scorso a 215 euro/t (+2 euro/t), a Bologna il fino è aumentato di un euro a tonnellata (209,50 euro/t). Da notare è che al contempo le crusche aumentano mentre le farine restano stabili. Al livello internazionale bisogna nettamente distinguere da ciò che avviene nell’Eurozona rispetto al mercato globale. Infatti mentre a Chicago prosegue l’onda lunga dei ribassi (chiusura di venerdì del Cbot per il future di dicembre: 644,4 cent/bushel), a Parigi, scaduto oramai il titolo di novembre, il future di gennaio 2014 tiene bene e ha chiuso venerdì a 204,50 euro/t. Stabile anche il mercato fisico con Rouen che continua a quotare 199 euro/t. Con il cambio dollaro/euro stabilmente (seppur di poco) sotto quota 1,35 il frumento europeo è tornato competitivo, come dimostra il rilascio di certificati d’esportazione per 461.000 tonnellate della settimana precedente. Oltremare invece la situazione è caratterizzata da un’offerta Usa molto abbondante, mentre preoccupano le previsioni produttive al ribasso nell’emisfero Sud, viste anche le difficili condizioni climatiche in Australia. A limitare il potenziale di recupero delle quotazioni c’è però sempre il mais, i cui prezzi permangono molto bassi. I listini delle Borse Merci hanno registrato, per il mais, un lieve calo delle quotazioni per il prodotto nazionale. A Milano la chiusura è stata a 195,50 euro/t (-2 euro/t), a Bologna a 188 euro/t (-1 euro/t). Calo analogo anche il mais comunitario, che perde un euro a tonnellata (206 euro/t a Milano). Intanto sul Matif è scaduto il future di novembre, per cui si inizia a ragionare su gennaio 2014, con un mercato tutto sommato abbastanza stabile: 174 euro/t contro i 173,50 euro/t del venerdì precedente. Identica la quotazione per il mais francese per pronta consegna: 174 euro/t fob Bordeaux. Il sostegno alle quotazioni viene dalle stime del raccolto, che visto il maltempo si stanno attestando su un livello inferiori alle 15 milioni di tonnellate. A Chicago all’inizio della scorsa settimana tirava vento di ripresa, grazie al buon andamento delle esportazioni e alla revisione al ribasso delle stime di raccolto da parte dell’Usda, ma poi nel corso della settimana il mais è tornato a calare fino ad arrivare venerdì a 422 cent/bushel. Comunque secondo alcuni analisti le quotazioni difficilmente scenderanno sotto la soglia di 420 cent/bushel (per via del cosiddetto «supporto tecnico» da parte degli investitori). Leggero calo dei prezzi per il prodotto italiano, ma per il momento si allontana il timore di un crollo delle quotazioni. L’orzo sta attraversando senza dubbio una fase positiva. Fino a quando il mais resta stabile e il frumento cresce, anche lievemente, le quotazioni per questo cereale non diminuiscono o anzi aumentano. L’orzo nazionale è aumentato a Milano di 2 euro/t (chiusura a 211 euro/t) ed è rimasto stabile a Bologna (205 euro/t). In Francia il prezzo resta stabile (179 euro/t a Rouen), anche perché il raccolto del mais procede lentamente. Visto l’andamento positivo a livello internazionale delle scorse settimane, i prezzi per i semi di soia nazionale non potevano che aumentare. A Milano l’ultima quotazione è di 435,50 euro/t (+10 euro/t), a Bologna 432,50 euro/t (+6 euro/t). C’è da dire che l’incremento è dovuto anche al fatto che il raccolto è avvenuto con molto ritardo (una settimana fa si stava ancora raccogliendo), per cui l’approvvigionamento di merce nazionale è andato un po’ a rilento. A Chicago la quotazione per il future di gennaio 2014 è letteralmente crollata venerdì scorso, scendendo sotto i 1.300 cent/bushel. La chiusura è stata di 1280,4 cent/bushel, un livello leggermente superiore al mercato per pronta consegna. Per quanto riguarda il riso Le vendite dei produttori, sulla base delle rilevazioni dell’Ente Risi, risultano in calo di 67.250 t (-17,5%) rispetto ad un anno fa. Alla Borsa merci di Vercelli si registrano prezzi in aumento per numerose varietà: il Loto e il Nembo passano da 310-330 euro a tonnellata a 320-335 euro; l’Augusto sale da 325-335 a 375-385 euro; il Sant'Andrea da 425-430 a 430-435 euro; il Roma da 410-430 a 440-460; il Baldo da 410-430 a 430-450; l’Arborio da 460-480 a 480-500; il Carnaroli da 460-480 a 500-520 euro; il Thaibonnet, il Sirio e il Gladio salgono da 240-250 a 245-255 euro. Il 7 novembre l’Ente Risi, presenti i principali esponenti della filiera, ha presentato al Sottosegretario al Mipaaf Martina il dossier relativo alla questione delle importazioni di riso dai Pma. Dalla riunione – informa l’Ente Risi - e` scaturita la volontà della filiera di richiedere alla Commissione europea l’applicazione della clausola di salvaguardia che prevede il ripristino dei normali dazi della tariffa doganale comune. Sui mercati internazionali si segnala in aumento di 5 dollari il Vietnam 5%, il Pakistan 5% e l’Usa L/G 2/4%, di 10 dollari l’India e l’Uruguay 5%, di 65 dollari il Brasile 5% e di 335 dollari l’India Basmati traditional. Latte spot ancora su Lunedì 11 novembre alla Camera di Commercio di Lodi il latte spot ha fatto registrare una quotazione di 52,07 – 53,10 euro per 100 litri, in aumento di circa l’1% rispetto alla rilevazione precedente. Qui sotto trovate l’andamento delle quotazioni dal 25 giugno di quest’anno.

Seminario gratuito organizzato dalla CCIAA di Alessandria per il 25 Novembre 2013 Il giorno 25 novembre 2013 si svolgerà il seminario gratuito dal titolo “L'esportazione di prodotti agroalimentari in Paesi extra-UE”, che si terrà presso questa Camera di Commercio di Alessandria(Sala Attilio Castellani - ex Sala Refettorio), con orario 9.00-13.00.