PIL in calo anche per il settore Primario

08/01/2009
Nel terzo trimestre 2008 le stime definitive dell’Istat hanno confermato il calo, in termini reali, del PIL dello 0,5%, rispetto al secondo trimestre del corrente anno. Ancora più consistente è stata la flessione, rispetto al terzo trimestre del 2007 (-0,9%), in controtendenza con la crescita registrata nello stesso periodo nei Paesi dell’area Euro (+0,6%). Lo rileva il nostro sindacato che rimarca come la congiuntura negativa abbia interessato quasi tutti i principali settori produttivi e dei servizi, segno evidente del persistere di fattori di ordine finanziario e reale che deprimono l’economia. Non fa eccezione il settore agricolo, che registra una forte flessione (-3%) del valore aggiunto ai prezzi base, cioè inclusi i contributi comunitari sulla produzione, rispetto al secondo trimestre del 2008. Si è compromesso pertanto, per circa il 40%, il recupero registrato nel primo e terzo trimestre, che faceva sperare in un più consistente miglioramento, dopo un triennio (2005–2007) di sensibili flessioni ed andamenti stazionari. Va anche ridimensionato l’incremento tendenziale del 4,5% del valore aggiunto agricolo, tra il terzo trimestre del 2008 ed il terzo trimestre 2007, dal momento che questo risultato corrisponde ad una flessione registrata in quel trimestre dello scorso anno (-3,3% terzo trimestre 2007 su secondo trimestre 2007). In questo quadro permangono le incertezze dal lato della domanda per il rallentamento e la flessione delle esportazioni e dei consumi delle famiglie, a cui si aggiungono i segnali negativi sul fronte degli investimenti. Occorrono pertanto tempestivi ed incisivi interventi, per riattivare la congiuntura e porre le basi di una crescita più duratura. Gian Paolo Coscia Presidente