PSR 2014-2020: finalmente l’approvazione dell’UE

28/10/2015

Finalmente! Dopo una gestazione di ben 450 giorni il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte è stato approvato dall’Unione Europea.
Il 28 ottobre scorso la Commissione di Bruxelles ha dato il via libera a questo importante e strategico documento di programmazione che in Piemonte porterà, da qui fino al 2020, 1 miliardo e 90 milioni di euro, di cui 471 milioni di fondi Ue e 622 milioni di cofinanziamento nazionale e regionale.
Il PSR persegue le 6 priorità che l’Unione Europea ha definito in materia di Sviluppo Rurale:
1. Trasferimento di conoscenze e innovazione
2. Competitività dell’agricoltura
3. Filiere alimentari e gestione dei rischi
4. Ambiente (biodiversità, paesaggio, acqua, suoli)
5. Cambiamento climatico (efficienza nell’uso delle risorse e riduzione delle emissioni climalteranti)
6. Inclusione sociale e sviluppo delle zone rurali.
In termini di bilancio le misure che godranno della maggiore dotazione finanziaria sono:
• Misure 1 e 2 – formazione, informazione e consulenza alle aziende agricole: 78.5 milioni di euro
• Misura 4 – miglioramento delle aziende agricole, agroindustria: 291 milioni di euro
• Misura 6 – insediamento giovani e diversificazione: 61 milioni di euro
• Misura 8 – interventi per lo sviluppo delle aree forestali: 38.6 milioni di euro
• Misura 10 – pagamenti agro-climatico-ambientali (meglio noti come 2078): 263 milioni di euro
• Misura 11 – agricoltura biologica: 25.5 milioni di euro
• Misura 13 – pagamento compensativo per le zone montane: 60 milioni di euro.
Le restanti risorse sono destinate all’adesione a regimi di qualità, alla cooperazione, a servizi di base e rinnovamento dei villaggi, alla realizzazione della banda larga, a infrastrutture per il turismo rurale, alla ristrutturazione degli alpeggi e agli interventi previsti dall’asse Leader.
Possono accedere al sostegno del PSR 2014-2020 diverse tipologie di beneficiari e potenziali beneficiari che comprendono soggetti privati e soggetti pubblici sia singoli che associati, soggetti riuniti in partenariati e aggregazioni e le cui caratteristiche specifiche sono dettagliate nei singoli bandi.
Il PSR - ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura, Giorgio Ferrero - costituisce un volano non solo per le aziende agricole, ma per l’intero territorio. Noi stimiamo che ogni euro investito crei un indotto di circa 20 volte superiore, sia a monte sia a valle delle imprese agricole. In questo senso, il Psr rappresenta davvero una grande boccata di ossigeno e una grande opportunità per le imprese che vogliono ristrutturarsi e rilanciarsi, per i territori svantaggiati e per le loro produzioni ma più in generale anche per la salvaguardia dell’ambiente”.
Tra pochi giorni la Regione aprirà la fase operativa del PSR 2014-2020 con la costruzione dei bandi relativi ai numerosi interventi contenuti nel programma.
Purtroppo solo alla fine di novembre il Comitato di sorveglianza del PSR dovrà approvare i criteri di selezione per definire le priorità in seno alle singole misure, condizione necessaria, questa, per formalizzare e pubblicare i bandi, i cui contenuti - auspichiamo vivamente - dovranno essere discussi fin da subito con le Organizzazioni di rappresentanza, in modo che gli agricoltori possano presentare le domande di contributo nel più breve tempo possibile, almeno per quanto riguarda gli interventi più attesi, come quelli relativi agli investimenti strutturali, all’insediamento dei giovani agricoltori e all’agroambiente.
Visto che di tempo - non per responsabilità degli agricoltori, questo sia chiaro - se n’è già perso abbastanza, tutta la struttura di Confagricoltura Alessandria è già al lavoro per interpretare al meglio quali siano le possibilità che il PSR offre alle nostre aziende. Inoltre incominceremo dal prossimo mese di dicembre ad incontrare gli associati per descrivere quali siano i principali spazi operativi offerti dal nuovo PSR; la locandina in questa pagina contiene date e luoghi ove si terranno le prime riunioni.

Marco Visca