In breve del 28 Gennaio 2015

28/01/2015

Imu, il calcolo è complicato
Quando si cambiano tre volte le regole in pochi mesi – scrive IlSole24Ore in edicola questa mattina -  è naturale che il tutto sfoci in un ginepraio per i contribuenti, con il rischio di mancati pagamenti interamente a carico dei Comuni ai quali lo Stato ha tagliato i fondi. Ad aumentare la confusione, in questo caso, c'è il fatto che nessuno dei tre parametri (circolare del 1993, criterio altimetrico e classificazione sintetica) sembra poggiare davvero su un quadro razionalmente spendibile perle decisioni fiscali.

Diritti di reimpianto vigneti, c’è tempo per utilizzarli
Il Ministero delle Politiche agricole ha diffuso una nota a firma del dirigente Michela Alessi,  relativa alla durata dei diritti di reimpianto detenuti dai produttori e non utilizzati alla data del 31 dicembre 2015. La nota va nella direzione richiesta da Confagricoltura di allungare la possibilità di utilizzo dei diritti di reimpianto. Di seguito pubblichiamo la nota informale del MIPAAF sulla durata dei diritti di reimpianto. Nel regolamento CE 1234/07, vigente fino al 31 dicembre 2015, non viene stabilito alcun termine per l’utilizzo dei diritti rilasciati successivamente alla entrata in vigore dello stesso, contrariamente ai precedenti regolamenti che prevedevano la scadenza di cinque anni prorogabile dagli Stati membri ad otto. Nel silenzio del legislatore ed a seguito di segnalazione da parte di alcune Regioni, il Ministero ha presentato un’apposita richiesta alla Commissione europea la cui risposta è in fase di trasmissione. In attesa che la stessa venga ufficialmente trasmessa dagli organi comunitari il Mipaaf ne ha anticipato il contenuto. Sostanzialmente la Commissione europea ritiene che ove sia stato stabilito un termine ai diritti di reimpianto, le autorizzazioni derivanti dalla trasformazione degli stessi avranno la medesima validità del diritto che le ha generate. Così, ad esempio, se un diritto è maturato il 5 gennaio 2013 con una validità di otto anni, l’autorizzazione relativa, concessa dopo il 1 gennaio 2016 a seguito di richiesta di conversione del diritto è valida fino al 5 gennaio 2021. Ove al diritto di reimpianto, in virtù del regolamento 1234/07, non sia stata data una scadenza precisa, la Commissione ritiene che tali diritti non abbiano una data di fine validità. Pertanto, le relative domande di conversione possono essere presentate dal 31 dicembre 2015 ( o 31 dicembre 2020 se è stata adottata la proroga dallo Stato membro) e la relativa autorizzazione derivante dalla conversione avrà durata fino al 31 dicembre 2023.