Pomodoro da industria, Confagricoltura: «Lavorare insieme per migliorare la filiera»

05/09/2016

Non è positivo il primo bilancio sulla campagna del pomodoro da industria tracciato da Marco Nicastro, presidente della Federazione Nazionale di Prodotto di Confagricoltura.

Mettendo a fattore comune tutti gli elementi che hanno caratterizzato l’ultima campagna si ottiene un risultato sempre più vicino alle prime previsioni negative fatte in più occasioni da Confagricoltura, quando chiedeva di rispettare pochi essenziali passaggi: adeguata tempistica nella contrattazione, corretta programmazione ed equa remunerazione del prodotto agricolo.

“Invece ad oggi - commenta l’Organizzazione agricola - le superfici investite, secondo stime ufficiali degli addetti ai lavori, avrebbero subito un calo di oltre il 6%, arretrando a 68.640 ettari. Ed ipotizzando una diminuzione della resa media nazionale del 3% - considerando l’andamento climatico sfavorevole, i cicli colturali non lineari e le infestazioni parassitarie – quest’anno si potrebbe rischiare di scendere sotto la soglia dei 5 milioni di tonnellate di prodotto”.

Se a questo si aggiunge la riduzione del prezzo riconosciuto agli imprenditori agricoli, dell’8% circa inferiore rispetto a quello ritenuto equo dalle imprese agricole, si comprende facilmente che per il pomodoro da industria l’Italia rischi davvero per il futuro di perdere il primato produttivo e di dover ricorrere alle importazioni per coprire il fabbisogno.

“Forse siamo ancora in tempo per cercare di ridare fiducia agli operatori in queste fasi finali della campagna ed evitare tutto questo – dice Marco Nicastro - . Quanto accaduto sinora dimostra la necessità di lavorare insieme, a partire già dal prossimo novembre, in maniera costruttiva nell’ambito di un’interprofessione vera”.