In breve dell'8 Aprile 2014

08/04/2014

Aperte le domande per i pagamenti agroambientali
La Regione ha aperto i termini per la presentazione delle domande di pagamento per le misure 214, 221 e 215 (prosecuzione impegni e prolungamento impegno). Tutte le domande, ad eccezione di quelle relative alla misura 215 (pagamenti per il benessere animale), 214.8/1 (conservazione di razze locali minacciate di abbandono), F ed F1 / 2078 (pagamenti agroambientali della vecchia programmazione del Psr) potranno essere presentate entro il 15 maggio prossimo. Le altre domande (misura 215 – F e F1 / 2078 e misura H) potranno invece essere presentate entro il 9 giugno 2014. Gli uffici delle zone sono a disposizione degli interessati per la presentazione delle domande.


Il mercato dei cereali e della soia
Ribassi per i cereali, rialzi per la soia: questa la sintesi della settimana. Accantonata per il momento la crisi ucraina, e viste le buone condizioni meteo un po’ dappertutto, i mercati si sono definitivamente tranquillizzati, in attesa del prossimo rapporto Usda. Da segnalare l’annuncio della BCE (Banca centrale europea) di “misure non ortodosse” per evitare la deflazione nella zona euro, che ha riportato la valuta statunitense in zona 1,37 euro/dollari.

Dopo che nell’ultima settimana di marzo il frumento tenero aveva segnato quotazioni stabili, la scorsa settimana i prezzi hanno iniziato a calare. A Milano il ribasso è stato piuttosto contenuto (-1 euro/t, panificabile 227 euro/t), mentre a Bologna il listino è sceso di 4 euro/t (fino 216,50 euro/t).

Le previsioni di raccolta al livello europeo sono molto buone e viste le scorte più che sufficienti a coprire la domanda fino all’estate, non ci sono ragioni per mantenere i prezzi alti. Il future di maggio di Parigi è sceso stabilmente sotto quota 210, e ha chiuso venerdì a 206,50 euro/t. Andamento al ribasso anche sul mercato per pronta consegna (fob Rouen: 202 euro/t). Il grano europeo e soprattutto francese torna così ad essere ampiamente competitivo, e di conseguenza le esportazioni vanno a gonfie vele: Bruxelles ha emesso certificati per ulteriori 506.000 t, portando il totale della campagna in corso a 23,3 milioni di tonnellate. In calo anche il mercato statunitense; il future di maggio del Cbot ha chiuso venerdì a 669,6 cent/bushel; insomma, l’idea di un mercato a 7 dollari/bushel sta diventando sempre meno plausibile, anche se le scadenze successive vengono trattate a prezzi più alti di quelli attuali.

Per il momento il mais sembra tenere meglio del frumento, anche se in Italia i listini hanno registrato la scorsa settimana un lieve calo. A Milano la quotazione è di 201,50 euro/t (-1 euro/t), a Bologna 201 euro/t (-2 euro/t).

La situazione sui mercati esteri non è molto chiara: i mercati a termine sono piuttosto volatili, tant’è che sia Parigi (future giugno 2014: 184,25 euro/t) sia Chicago (maggio 2014: 501,6 cent/bushel) sono in leggero rialzo rispetto alla settimana precedente, ma non si può parlare di trend rialzista, visto che il mercato fisico è di fatto invariato. A Bordeaux il mais francese è fermo a 179 euro/t fob.

Non c’è molto da dire per quanto riguarda l’orzo nazionale: gli scambi sono ridotti al minimo, e pertanto i prezzi restano nominalmente invariati (Milano 216 euro/t) o in leggero calo (Bologna 211 euro/t, ossia -2 euro/t).

Attenzione però ai segnali che vengono dalla Francia: a Rouen l’orzo francese ha perso ben 8 euro/t, chiudendo venerdì a 168 euro/t. Il calo è dovuto alla pesante perdita di competitività sui mercati internazionali, che privilegiano altre provenienze come ad esempio l’Argentina. In ogni caso le previsioni di raccolta sono buone, ed è molto probabile che il nuovo raccolto parta con prezzi decisamente più bassi rispetto allo scorso anno.

Mentre a livello internazionale è in atto una nuova fase rialzista, il mercato nazionale per i semi di soia resta invariato: a Milano il prezzo è fermo a 473,50 euro/t, a Bologna a 467,50 euro/t.

A Chicago il future di maggio ha chiuso venerdì a 1.473 cent/bushel dopo una settimana di rialzi dovuti al rinnovato interesse da parte degli investitori istituzionali. Le scadenze successive a settembre restano sotto i 13 dollari/bushel, anche perché si prevedono condizioni climatiche buone durante l’estate.

Per quanto riguarda i semi di colza il Matif resta abbastanza stabile attorno ai 410 euro/t.


www.assomais.it : un nuovo sito dedicato al mais italiano
Senza il mais molte delle eccellenze del nostro made in Italy, quali prosciutti, formaggi, e tanti altri prodotti zootecnici e lattiero-caseari non esisterebbero, o meglio sarebbero in balia completa dell’import delle commodity agricole, con tutte le ripercussioni che gli operatori del settore conoscono ma che la maggior parte della popolazione italiana ignora. Il rilancio del sito www.assomais.it ha lo scopo di promuovere un tavolo virtuale di confronto e approfondimento per gli operatori della filiera maidicola italiana. Nel nuovo sito assomais.it ci saranno articoli e informazioni su tutte le tematiche: mercato, problematiche fitosanitarie e agronomiche, aggiornamenti normativi, eventi dedicati al mais, punti di vista, lettere aperte e anche “editoriali” di esperti del settore, progetti tecnico-scientifici in corso di realizzazione e risultati di altri già conclusi.


A Verona continua Vinitaly
Fino a giovedì Verona ospita il Vinitaly, a cui partecipa Confagricoltura con uno stand istituzionale e con numerose iniziative. Fra le priorità per la promozione del vino indicate da Mario Guidi, presidente di Confagricoltura e coordinatore di Agrinsieme (il coordinamento che vede riuniti Cia, Confagricoltura, LegaCoop, Fedagri e Agci) “non possiamo trascurare l’innovazione come strumento per la competitività e per migliorare la fidelizzazione del consumatore alle produzioni Made in Italy per fronteggiare la contraffazione alimentare”.