In breve del 26 Giugno 2013

26/06/2013

Grano tenero, prezzi in discesa aspettando il nuovo raccolto
In assenza di quotazioni e di movimenti significativi sul mercato nazionale – chiarisce L’Informatore Agrario -  gli occhi degli operatori sono puntati sul mercato internazionale. La settimana scorsa ha fatto registrare una buona tenuta dei prezzi a Chicago, dove il future con scadenza luglio era aumentato in modo notevole lunedì e martedì, arrivando a quotare addirittura 707 cent/bushel, salvo poi calare nei giorni successivi, anche per effetto dell’annuncio della FED (Federal Reserve – la Banca centrale degli Usa) di voler sospendere le massicce immissioni di liquidità sui mercati entro la fine dell’anno, per tornare sotto i 700 cent/bushel (la chiusura di venerdì: 694,2 cent/bushel).

Il mercato per la pronta consegna è più alto (714 cent/bushel), segno tangibile che la domanda c’è ed è anche sostenuta.

A Parigi il trend del titolo di novembre è nettamente positivo: la chiusura di venerdì è stata di 200,50 euro/t, ossia quasi 5 euro rispetto a lunedì scorso. Leggermente più basso il frumento per consegna fisica a luglio (197 euro/t).

Alla Granaria di Milano ieri il frumento tenero estero comunitario ha perso  10 euro a tonnellata ed è ora quotato 242- 244 €. Il mais nazionale ha perso 2 euro a tonnellata: la quotazione e di 239- 240 €.

 
Rifiuti: conclusa la consultazione sul Sistri da parte del Ministero dell'Ambiente
Con la riunione del 20 giugno 2013 si è conclusa la consultazione delle organizzazioni imprenditoriali e degli enti coinvolti nell’attuazione del Sistri da parte del prof. Edo Ronchi su incarico del ministro dell'ambiente Orlando. Nel corso della riunione – precisa Confagricoltura - è stato approvato un documento in cui si evidenzia la necessità di sostituire il Sistri con un nuovo sistema più semplice più flessibile e meno oneroso per le imprese dal punto di vista organizzativo e dei costi. Il documento conclusivo è stato inviato al Ministro con la relazione di accompagnamento redatta dallo stesso Ronchi. Nei prossimi giorni conosceremo le decisioni che lo stesso Ministro intenderà proporre al Parlamento.

 
La bilancia commerciale agroalimentare è positiva
L’interesse per il “Made in Italy” – annota Confagricoltura - ci permette di incrementare le nostre esportazioni nei paesi abituali partner commerciali; inoltre, va sottolineato, i prodotti agroalimentari italiani iniziano a penetrare in alcuni Paesi emergenti come la Cina con alcune produzioni tipiche dell’area del mediterraneo come olio e vino. Le esportazioni agricole nel primo trimestre sono cresciute in valore del 6,6% mentre le importazioni sono aumentate del 1,7%. Per il 2013 le esportazioni sono previste in crescita dello 2,2% grazie anche alla crescita dell’interesse per il nostro vino e per l’ortofrutta.