In breve del 24 Giugno 2014

24/06/2014

Il mercato dei cereali e dei semi oleosi
I listini nazionali non possono ancora quotare i prezzi dei frumenti del nuovo raccolto, anche se in alcune zone si è già iniziato a trebbiare. Le prime trattative si stanno svolgendo attorno ai 190-195 euro/t partenza Nord, ma è evidente che a questi livelli gli stimoli per i venditori a chiudere contratti sono bassi. La domanda che ci si pone infatti è se sia veramente inevitabile che il mercato debba ripartire con prezzi molto più bassi rispetto agli inizi di giugno, visto che all’estero le quotazioni del frumento tenero rimangono per lo più stabili. Il Matif ha chiuso (novembre 2014) a 188,25 euro/t, dopo una settimana di leggera ripresa. A Chicago il future di luglio ha chiuso a 585,2 cent/bushel, ma le scadenze successive sono nettamente più alte: il future di dicembre ad esempio quota 615,6 cent/bushel. Evidentemente gli operatori statunitensi non sono molto ottimisti riguardo quantità e qualità del prossimo raccolto, mentre in Europa si delinea invece una produzione abbondante.

Per quanto riguarda il mercato fisico, i francesi hanno iniziato a quotare i frumenti «base luglio», con prezzi tutto sommato stabili rispetto alle ultime settimane: 184,50-185,50 euro/t fob Rouen.

Il mercato nazionale del mais resta molto debole. A Milano il mais nazionale ha perso 2 euro alla tonnellata (189,50 euro/t), mentre a Bologna la quotazione è rimasta invariata (192 euro/t).

Stabile anche la situazione sui mercati a termine (Matif agosto 2014 176 euro/t), con qualche segnale di recupero a Chicago (448,2 cent/bushel). Il prezzo sul mercato fisico francese è del tutto in linea con il Matif: a Bordeaux il mais per pronta consegna quotava venerdì 176 euro/t.

L’orzo nazionale ha ripreso a quotare al Centro-Nord e, come c’era da aspettarsi, i prezzi per il nuovo raccolto sono decisamente più bassi rispetto alle quotazioni alle quali ci eravamo abituati durante la scorsa campagna: Milano 179 euro/t, Bologna 183 euro/t. C’è da dire che la qualità sembra essere buona, cosicché la gran parte del raccolto dovrebbe ricadere nella categoria “pesante”.

In Francia le quotazioni nominali sono in ripresa (reso porto di Rouen 160 euro/t), anche perché sono già note le quotazioni “base luglio”: 162,80 euro/t fob, sempre a Rouen.

Insomma dopo oltre un anno di prezzi sostenuti, il nuovo raccolto parte con prezzi bassi, anche perché le produzioni saranno abbondanti soprattutto nell’Unione Europea e perché la debolezza del mais non concede spazi per una ripresa dell’orzo.

La settimana è stata caratterizzata da un netto calo delle quotazioni per i semi di soia sia in Italia sia negli Usa. A Milano e a Bologna il prodotto nazionale perde 10 euro/t, quotando rispettivamente 431,50 euro/t e 417,50 euro/t.

A Chicago il future di luglio (l’ultimo titolo significativo per il raccolto 2013) ha chiuso venerdì a 1415,6 cent/bushel. Le scadenze successive sono molto più basse, ad es. settembre 2014 quota 1263,4 cent/bushel. In sintesi, ci troviamo di fronte a un’ondata ribassista che durerà almeno fino al nuovo raccolto dell’emisfero nord.

Per la colza quotata a Parigi è stata una settimana piuttosto agitata. Sembrava che il prezzo si assestasse sotto i 350 euro/t, ma poi c’è stato il recupero, che ha portato il future di agosto a chiudere venerdì a 353,25 euro/t.

Il collocamento di risone ha raggiunto l’84,2% della disponibilità vendibile (rispetto all’81,6% dello stesso periodo dello scorso anno). Alla Borsa merci di Vercelli sono in calo il Balilla (da 265-270 a 260-265 euro/t), il Selenio (da 280-290 a 270-280 euro/t), il Loto (da 435 a 425 euro/t), il Carnaroli (da 500-540 a 460-500 euro/t) e il Thaibonnet (da 215-225 a 210-220 euro/t).

Aumentano le importazioni: secondo le rilevazioni dell’Ente Risi  rispetto all’anno scorso l’aumento è di 111.181 tonnellate (+16,2%). L’export evidenzia un volume complessivo della campagna di 157.842 tonnellate, base lavorato, in aumento di 26.331 tonnellate  (+20%) rispetto alla scorsa campagna.

Sui mercati internazionali il Thai 100% B vale 395 dollari /t, il Vietnam 5% 400 dollari, l’India 5% 425 dollari, il Pakistan 5% 440 dollari, il Pakistan 25% 390 dollari, il Cambogia 5% 435 dollari. In Thailandia persiste il blocco delle vendite del prodotto stoccato presso i magazzini di intervento imposto dal governo militare, con notevoli disagi per gli esportatori che hanno momentaneamente deciso di concentrarsi sulle consegne per contratti stipulati in precedenza, attendendo l’evoluzione della situazione.

 
Pac 2013, fissati gli importi unitari per i premi accoppiati
Agea ha reso noto gli importi dei premi Pac accoppiati art. 68 del Reg. Ce n. 73/2009 per l’annata 2013. Questo il dettaglio degli importi, relativi alle voci di produzione più importanti:

- Bovini macellati: 41,77 euro/capo

- Vitelli nati da vacche nutrici primipare: 167,86 euro/capo

- Vitelli nati da vacche nutrici pluripare: 125,89 euro/capo

- Latte bovino: 5,093 euro/tonnellata

- Barbabietola da zucchero: 400 euro/ettaro

Immobili dell’Ente Risi all’asta
L’Ente Risi cederà all’asta i seguenti immobili:

lotto 1 – magazzino di Palestro (PV), v. per Robbio n. 25, prezzo a base d’asta € 254.830

lotto 2 – magazzino di Desana (VC), c.so Garibaldi n. 54, prezzo a base d’asta € 480.000

lotto 3 – magazzino di Casalvolone (NO), v. Roma n. 128, prezzo a base d’asta € 740.000

lotto 4 – magazzino di Codigoro (FE), località Mezzogoro, prezzo a base d’asta € 220.000

Le offerte dovranno pervenire entro le 12,30 del giorno 14 luglio 2014.

Il capitolato d’asta è scaricabile dal sito web dell’Ente Risi

http://www.enterisi.it/upload/enterisi/bandi/capitolato%20d'asta%2006-2014%20-%20originale_226_1386.pdf