A 40 anni dalla nascita del sistema dei parchi piemontesi e dall’approvazione della prima legge regionale sull’argomento, il provvedimento approvato ieri modifica la precedente norma regionale in materia di aree protette, il Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità, l.r. 29 giugno 2009, n.19.
Le aree protette piemontesi sono circa un centinaio: 2 parchi nazionali ricadenti sul territorio regionale, 81 aree protette a gestione regionale, 9 aree protette a gestione provinciale e 3 aree protette a gestione locale. La legge approvata interviene innanzitutto sugli Enti di gestione delle Aree protette, che passano da 14 a 12, incluso l’Ente di gestione dei Sacri Monti, la cui competenza passa all’Assessorato alla Cultura e al Turismo.
Gli Enti di gestione delle aree protette. Alla luce della nuova legge, questo è l’elenco aggiornato:
1. L’Ente di gestione delle aree protette del Monviso, al cui interno nascerà il nuovo Parco naturale del Monviso.
La valenza naturalistica, turistica e paesaggistica dei territori montani che si sviluppano intorno alla montagna simbolo del Piemonte, ampiamente riconosciuta con la recente attribuzione del “MaB UNESCO” e con l’identificazione del sito della Rete Natura 2000 (il SIC/ZPS “Gruppo del Monviso e Bosco dell’Alevè”) hanno spinto ad un’implementazione della superficie tutelata, precedentemente ridotta alla sola Riserva di Pian del Re e a pochi brevi tratti fluviali del Po cuneese protetti nei pressi delle confluenze. L’incremento di superficie proposto con la legge estende quindi i confini anche in Val Varaita, riguardando aree in gran parte già tutelate dalle direttive comunitarie “Habitat” e “Uccelli” o con vincoli venatori, andando a costituire una nuova area protetta denominata Parco naturale del Monviso.
2. L’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Marittime, che vedrà la gestione comune delle aree in precedenza gestite dall’Ente di gestione del Parco naturale delle Alpi Marittime e dal Parco naturale del Marguareis. Queste aree sono caratterizzate da prevalente morfologia montana e hanno problematiche territoriali simili anche per gli aspetti di collaborazione transfrontaliera.
3. L’Ente di gestione delle aree protette del Po torinese.
4. L’Ente di gestione delle aree protette dei Parchi reali, che vedrà la gestione delle aree in precedenza affidate all’Ente di gestione delle aree protette dell’Area metropolitana di Torino.
5. L’Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino
6. L’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, che assorbirà anche la gestione delle aree in precedenza affidate all’Ente di gestione delle Riserve pedemontane e delle Terre d’acqua. Si tratta di un’unica gestione delle diverse riserve e parchi naturali presenti nell’area del Biellese e del Novarese, essendo aree prevalentemente in pianura.
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