L’evento che contraddistingue la dinamica incidentale nel 2014, delineata dal rapporto del Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradalepresentato questa mattina presso la sala Aldo Viglione del Consiglio Regionale, è la battuta d’arresto nel percorso di miglioramento che, in Piemonte, proseguiva senza interruzioni dal 2002. Tutti gli indicatori fondamentali dell’incidentalità (incidenti, morti e feriti) mostrano un lieve peggioramento nell’ultimo anno (6 morti e 82 feriti in più).
A livello sub-regionale, la provincia di Cuneo, pur confermando i passi in avanti effettuati negli ultimi anni, resta l’area con le maggiori criticità (3,4 morti ogni 100 incidenti, la media regionale è 2,4); i segnali più preoccuparti in termini di mortalità provengono da Novara (+12 morti dal 2013), Alessandria e Biella (+8).
Lo studio analizza il fenomeno nelle sue molteplici e variegate componenti e, basandosi sui dati raccolti in tutto il territorio regionale, consente una focalizzazione sugli aspetti critici sui quali concentrare gli sforzi e gli interventi.
Nonostante la maggior parte dei sinistri si verifichi in ambito urbano (73% nel 2014), l’incidentalità continua a colpire in misura relativamente maggiore la viabilità extra-urbana e, in particolare, le strade provinciali e soprattutto quelle statali, per le quali si assiste a un peggioramento nei valori degli indici di mortalità e di lesività. Da segnalare, nel corso del 2014, un peggioramento del fenomeno su autostrade e raccordi.
Dopo l’aumento registrato negli anni precedenti, il carico assistenziale sanitario dovuto a traumi da incidenti stradali è tornato a ridursi nel biennio 2012-2013. Il costo medio di ricovero per tali traumi permane comunque elevato (è 1,5 volte il costo medio per il totale dei ricoveri).
Tende a ridursi anche la mortalità nelle fasce di età giovanili (1 morto i meno tra i neopatentati e 35 morti in meno nella fascia tra i 22 e 29 anni), mentre acquistano rilievo le fasce di età più adulte, soprattutto fra le donne.
A seguito dell’entrata in esercizio del supervisore del traffico del Traffic Operation Center (TOC) regionale, nel corso del 2015 è stato rilasciato un database sui flussi di traffico che ha permesso al CMRSS di effettuare una prima lettura congiunta dei dati di incidentalità e di quelli di traffico. I valori più elevati del TGM (Traffico Giornaliero Medio) si osservano in alcuni comuni della cintura metropolitana. La quota di comuni con incidenti cresce con l’aumentare del valore del TGM. Comprensibilmente, i comuni più popolosi, suscettibili di generare grossi volumi di traffico, tendono a essere maggiormente esposti al fenomeno incidentale.
Il rapporto completo è scaricabile all’indirizzo http://www.sicurezzastradalepiemonte.it/it/documentazione/testiCMR/rapporto-annuale-incidenti-2015