Ha proseguito Guidi: “Siamo assolutamente contrari a questa iniziativa e, in ripetute occasioni, abbiamo posto l’accento sul fatto che i crediti derivanti dalle gestioni di ammasso obbligatorio e di commercializzazione dei prodotti agricoli nazionali, svolte dai consorzi per conto ed interesse dello Stato, non possano essere finalizzati alla ricostruzione di Federconsorzi che, per legge, avrebbe già dovuto essere sciolta e liquidata definitivamente”.
“E’ in ballo una somma che è pari, se non superiore, a quella stanziata dalla Legge di Stabilità per l’intero comparto – ha concluso il presidente di Confagricoltura -. Cifra che, se fosse veramente disponibile, andrebbe veicolata per un grande progetto di sviluppo delle imprese agricole (e non di un solo soggetto privato), a partire dall’eliminazione dell’Imu per tutte le imprese dei giovani agricoltori e favorendo l’affitto dei terreni”.