“I voucher però – sottolinea Guidi - hanno dimostrato di essere un notevole supporto nella lotta contro il lavoro nero in agricoltura, dando modo di utilizzare, con ogni garanzia di trasparenza, manodopera occasionale in momenti di maggiore necessità”.
Confagricoltura è fermamente convinta che l’elevazione a 7.000 euro del tetto di voucher utilizzabili in un anno non possa comportare il rischio di destrutturazione del rapporto di lavoro in agricoltura, in quanto i voucher nel settore primario possono essere utilizzati solo per prestazioni rese da pensionati e studenti fino a 25 anni e limitatamente ad attività stagionali.
“Del resto - conclude Guidi - non è certo l’agricoltura il settore nel quale si è registrata un’esplosione del numero dei voucher nel 2015, giacché i buoni lavoro utilizzati dagli agricoltori rappresentano meno del 2 per cento della quota totale”.