L’obiettivo principale dell’accordo sarà il rilancio della competitività dell’agroalimentare, approfondendo la progettualità di filiera, la creazione di reti, la realizzazione di progetti, fiere, eventi, manifestazioni per la valorizzazione del made in Italy e per l’innovazione, anche su scala internazionale. Inoltre verranno vagliati e concretizzati nuovi servizi e tecnologie per promuovere la produzione agroalimentare.
Potranno aderire all’associazione le imprese dell’agroalimentare interessate a svolgere iniziative ed attività concertate, che puntano su marketing, business ed innovazione.
“L’idea di fondo è che va costruito su nuove basi il rapporto di filiera – commenta il presidente di Confagricoltura Mario Guidi –. Fino ad oggi nella filiera ci si è mossi separati; da una parte la produzione, dall’altra la trasformazione, dall’altra ancora la distribuzione, tirando ognuno dalla sua parte una coperta che è sempre risultata troppo corta. Ora invece si intende agire con unicità di intenti, studiando iniziative che vedono assieme i vari attori, aggregati in reti d’impresa. Il made in Italy cresce se c’è unione e non contrapposizione”.