Daniele Rossi ha ricordato l’attualità e l’importanza di questa realtà : “In Italia la bioeconomia rappresenta circa 269 miliardi di euro ed oltre 2 milioni di occupati. È la prima economia del Paese. Tutta l’Europa si sta fortemente focalizzando sui temi dell’economia circolare e della bioeconomia. È un nuovo paradigma produttivo molto innovativo che obbliga gli operatori pubblici e privati a dialogare ed i cittadini/consumatori a partecipare responsabilmente per raggiungere l’obiettivo di un mondo più pulito e che non spreca le sue risorse”.
Ha quindi indicato come l’agenda intelligente di Confagricoltura abbia individuato il seguente approccio generale alle materie di primo utilizzo: la determinazione delle specie colturali più adatte e delle biomasse da utilizzare nei processi di bioraffineria, limitando le emissioni di gas climalteranti associato con l'uso del territorio e la condivisione dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche locali; l'identificazione e l'utilizzo di terreni economicamente marginali e/o contaminati; la promozione dell'uso efficiente della biomassa; la costruzione di nuove reti di fornitura con il mondo agricolo.
“La bioeconomia – ha concluso il rappresentante di Confagricoltura – è l’economia del futuro, non solo perché circolare ma perché consente di mettere insieme innovazione tecnologica con i territori, le imprese agricole ed alimentari, la cittadinanza attiva nelle operazioni di recupero e riciclaggio”.