Cosa prevede la legge
I parchi nazionali comprendenti aree marine protette sono classificati come parchi nazionali con estensione a mare cui si applicano, per la parte marina, le disposizioni di legge relative alle aree marine protette. Si stabilisce che dal 1 gennaio 2018, le riserve statali che già ricadono o che vengano a ricadere all'interno di un parco nazionale o di un parco regionale, saranno affidate ai relativi enti gestori. All'Ispra viene assegnato il compito di supporto tecnico-scientifico, di monitoraggio, di controllo, di ricerca in materia di aree naturali protette, biodiversità e protezione dell'ambiente marino e costiero.
Tra i punti qualificanti inseriti nel corso dell'esame in Commissione Ambiente alla Camera c'è l'istituzione di un Sistema nazionale delle aree naturali protette costituito dai parchi nazionali e regionali, dalle riserve naturali, dalle aree marine e dalle aree naturali protette, e di un Piano nazionale triennale di sistema uno strumento di programmazione nazionale finanziato da 30 milioni per gli anni 2018-2020 e da cofinanziamenti regionali da destinare, almeno al 50%, ai parchi regionali e alle aree marine protette. Inoltre è stato chiarito che "nel territorio dei parchi e nelle aree contigue sono vietate le attività di prospezione, ricerca, estrazione e sfruttamento di idrocarburi liquidi e gassosi". La normativa attuale vieta l'estrazione di minerali, dunque con questo emendamento è stata chiarita definitivamente la disciplina relativa all'estrazione degli idrocarburi nelle aree protette, estendendola anche alle "aree contigue", fatti salvi i permessi estrattivi già concessi.
Governance
Tempi certi per nomina presidenti parchi: tempi certi per l'elezione del Presidente del parco, che sarà scelto nell'ambito di una terna proposta dal ministro dell'Ambiente. La terna viene presentata ai presidenti delle Regioni o delle Province autonome interessate. Se dopo 15 giorni non viene raggiunta una intesa, sentite le commissioni parlamentari competenti, il ministro dell'Ambiente provvede comunque alla nomina del presidente. La carica di presidente di parco nazionale diventa incompatibile con qualsiasi incarico elettivo nonché con incarichi negli organi di amministrazione degli enti pubblici.
Consiglio direttivo: nel corso dell'esame alla Camera è stato ripristinata la norma per cui il Consiglio direttivo dell'Ente parco è formato da otto componenti (il Senato aveva introdotto una composizione variabile), scelti tra persone qualificate nella conservazione della natura o nella gestione delle aree protette o tra i rappresentanti della Comunità del parco. La novità introdotta alla Camera è che entrano nel cons