Al momento Confagricoltura prevede un calo medio delle rese che oscilla tra il 15 ed il 20% della produzione, dovuto alle forti escursioni termiche ed alle gelate tardive della scorsa primavera che avevano resi necessari i caratteristici falò nei vigneti, per passare poi al notevole e prolungato aumento delle temperature.
Per quanto riguarda la qualità - considerando l'andamento climatico da maggio ad oggi, con temperature sempre superiori ai 30 gradi e soprattutto l'assenza di piogge – si ritiene che questa annata darà un vino buono se non ottimo. Per effetto della siccità si registrano una tendenza ad una minore presenza di fitopatie e di conseguenza acini sani.
"In ogni caso per il risultato definitivo di questa vendemmia – sottolinea Confagricoltura - saranno essenziali le condizioni climatiche delle prossime settimane che potrebbero incidere anche significativamente sulle performance produttive".