Confagricoltura Alessandria
10-10-2017
Il Consiglio regionale del Piemonte approva il piano paesaggistico
Lo strumento di pianificazione definisce modalità e regole per garantire la tutela
Il Consiglio regionale del Piemonte approva il piano paesaggistico

Il Consiglio regionale del Piemonte approva il piano paesaggistico

Lo strumento di pianificazione definisce modalità e regole per garantire la tutela e la valorizzazione del paesaggio.

Un atlante complessivo che descrive il territorio piemontese, riconosce i principali valori che lo qualificano, i suoi caratteri identitari, le principali criticità e fornisce una visione unitaria della regione alla luce delle sue componenti costitutive, delle sue vocazioni principali e delle espressioni caratteristiche della sua storia. È il Piano paesaggistico regionale (Ppr), lo strumento di conoscenza, regolazione, pianificazione e programmazione finalizzato alla salvaguardia del territorio, alla riqualificazione delle parti compromesse, alla crescita di una coscienza collettiva votata al paesaggio, approvato il 3 ottobre scorso dal Consiglio regionale del Piemonte.

Il Ppr – ha detto  l’assessore all’Ambiente e alla Pianificazione territoriale e paesaggistica della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia – è il frutto di un grande lavoro che ha visto l’impegno delle strutture regionali e ministeriali per oltre 10 anni. Un documento improntato ai principi di sviluppo sostenibile, uso consapevole del territorio, minor consumo del suolo agronaturale, salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche e di promozione dei valori del paesaggio coerentemente inseriti nei singoli contesti ambientali. Il Ppr definisce così modalità e regole volte a garantire che il paesaggio sia adeguatamente conosciuto, tutelato, e valorizzato e promuove la salvaguardia, la gestione e il recupero dei beni paesaggistici”.

L’assessore ha poi sottolineato come il Piano sia stato il frutto di un lungo percorso di condivisione “che ha attraversato più legislature trovando il costante sostegno delle diverse parti politiche, in quanto è condiviso il concetto che la valorizzazione del paesaggio, dell’ambiente e del patrimonio culturale rivesta un ruolo fondamentale nella costruzione dell’identità regionale”.

Il percorso di formazione del Piano ha avuto inizio nel 2005, quando la Regione ha avviato una nuova fase di pianificazione del territorio regionale che ha portato alla predisposizione del Ppr, previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, unitamente, e in piena coerenza, con il nuovo Piano territoriale regionale, giunto ad approvazione nel 2011. Il Piano è stato quindi adottato una prima volta dalla Giunta regionale nell’agosto del 2009 per poi essere riadattato nel 2015, alla luce di procedure di valutazione ambientale, osservazioni pervenute e incontri informativi.

A seguito della nuova adozione sono pervenuti pareri e osservazioni da parte di 335 soggetti interessati e tutti i rilievi sono stati presi in considerazione. Nel corso del 2016, al termine dell’esame dei rilievi pervenuti, svolto congiuntamente con i funzionari del Ministero dei Beni culturali, sono stati effettuati, oltre a specifici incontri con gli enti che ne hanno fatto richiesta, incontri nelle province, per presentare alle amministrazioni locali i riscontri alle principali osservazioni pervenute. Parallelamente si sono svolti incontri con le associazioni portatrici di interessi, gli ordini e i collegi professionali, le associazioni degli enti locali.

Il Ppr, a seguito delle osservazioni pervenute e dell’espressione del parere motivato di compatibilità ambientale, è stato rivisto nei suoi contenuti cartografici e normativi, in modo da accogliere gli approfondimenti conoscitivi proposti nell’ambito delle osservazioni stesse e da garantire una maggiore chiarezza e precisione dell’impostazione normativa del piano ai fini della sua applicazione.

L’attività di copianificazione con il Ministero è proseguita con la sottoscrizione di un documento di condivisione degli elaborati e con l’espressione del parere favorevole da parte del Consiglio Superi

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