Oggi con l’agricoltura di precisione è possibile una migliore gestione del vigneto, con interventi che premettono di tutelare l’ambiente, risparmiare sui costi e ottimizzare la resa. Quali sono le conseguenze sul prodotto finale? Che cos’è cambiato per il vignaiolo, l’enologo e il consumatore? Sono i quesiti che saranno affrontati nell’incontro dedicato all’innovazione in vigneto organizzato da Confagricoltura Piemonte ad Asti, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti. L’appuntamento è venerdì 17 novembre, al Polo Universitario di Asti Studi Superiori (appena intitolato alla scienziata Rita Levi Montalcini) dalle 9 alle 13 e vede la presenza di relatori di rilievo in materia.
L’incontro dà crediti professionali per giornalisti, agronomi e periti agrari.
Dopo i saluti istituzionali del presidente di Astiss Michele Maggiora, del sindaco Maurizio Rasero e del presidente della Provincia Marco Gabusi, introdurrà i lavori Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte.
Giuseppe Martelli, presidente Comitato Nazionale Vini Doc, fornirà una panoramica sulla situazione della vitivinicoltura italiana in relazione a produzione e mercati. Il professor Vincenzo Gerbi, dell’Università di Torino, si soffermerà sul tema della sostenibilità nella filiera produttiva del vino. Il prof. Paolo Balsari, docente dell’Università di Torino, inquadrerà la viticoltura di precisione con esempi applicativi e prospettive. Marco Miserocchi, direttore Italia della multinazionale Topcon Agriculture, parlerà della tecnologia al servizio del vigneto; Antonio Marino, tecnico viticolo di Confagricoltura, farà il punto della situazione sull’innovazione nelle aziende di Langhe, Roero e Monferrato.