Confagricoltura Alessandria
27-11-2017
Agriturismo: gli stranieri sognano la campagna italiana
E' da poco terminata l’edizione 2017 di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura
Agriturismo: gli stranieri sognano la campagna italiana

Agriturismo: gli stranieri sognano la campagna italiana

E' da poco terminata l’edizione 2017 di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale che per tre giorni nei padiglioni di Arezzo Fiere ha fatto incontrare la domanda e l’offerta di un settore in continua crescita ed evoluzione. Come ogni anno, il salone ha avuto un positivo riscontro di pubblico, ma soprattutto un ritorno importante per gli operatori. Come sottolinea Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere: «Questa manifestazione è sempre più apprezzata dagli operatori del settore per la sua qualità nell’offerta dei servizi: si va dalla borsa agrituristica, unica in Italia, per passare ai master di formazione tenuti dai principali esperti di business del comparto, fino ad arrivare ai seminari e convegni di approfondimento normativo e non solo, oltre 60 in tre giorni quest’anno. Questo non può che incoraggiarci a cominciare già da domani a pensare all’edizione 2018».

Gli stranieri vogliono vivere in campagna. A raccontare il valore e l’importanza raggiunti da AgrieTour sono i numeri del workshop, il luogo degli incontri b2b, ovvero dove l’offerta agrituristica incontra la domanda italiana e straniera. Quest’anno ad AgrieTour hanno partecipato 85 tour operator provenienti dai principali Paesi tra cui Germania, Danimarca, Russia, Giappone, Stati Uniti, Israele per incontrare i 220 operatori agrituristici italiani. Alla fine sono stati oltre 2.500 gli appuntamenti che si sono tenuti nei due giorni (venerdì e sabato) che AgrieTour ha dedicato agli incontri.

Quello che dall’estero chiedono agli agriturismi italiani: piscine e servizi per bambini, ospitalità per i pet e… anche la lavastoviglie . AgrieTour quest’anno ha voluto capire quale sia il sentiment dei turisti stranieri verso le strutture italiane e lo ha fatto con una serie di domande rivolte direttamente ai buyer. Quello che viene fuori è una divisione tra turisti “first time”, quelli che per la prima volta vengono in Italia e che preferiscono visitare le mete classiche, come Venezia e Roma. E poi ci sono i “second timer”, quelli che ritornano, che vogliono vivere una esperienza di vita italiana e per farlo scelgono la vacanza in agriturismo. «Sono tutti molto esigenti – commenta Andrea Boldi presidente di Arezzo Fiere – e cercano strutture ad alto valore. I pre-requisiti richiesta dai tour operator per i turisti dei loro paesi di riferimento sono piuttosto alti». 

Nel dettaglio, poi, la distinzione avviene da Paese a Paese. «In particolare da Germania, Danimarca e in generale gli europei, si muovono in famiglia e cercano strutture con servizi specifici per i bambini come la piscina dedicata proprio ai piccoli, aree giochi o percorsi didattici, in generale servizi per famiglie con bambini», continua Boldi. Poi ci sono richieste specifiche. «I danesi, per esempio, si aspettano di trovare in un appartamento tutte le comodità tipiche di una casa come la presenza della lavastoviglie. E poi c’è la questione animali domestici. L’80% delle famiglie nord europee possiede un animale domestico ed è parte integrante della famiglia stessa. Quando si muovono si portano in vacanza l’animale a 4 zampe e cercano strutture che lo ospitino gratis, non vogliono spendere un euro in più e non pensano minimamente a lasciarlo a casa. Esigenze da “second timer” per il turista russo. «I russi scoprono adesso gli agriturismi, cercano le piccole città per vivere l’esperienza italiana a 360 gradi. Sono interessati alle produzioni biologiche e sono tra i pochi che scelgono l’Italia non solo in estate, ma anche p

Home - Agriturismo: gli stranieri sognano la campagna italiana