“Un risultato importante – commenta la presidente della Federazione nazionale di prodotto allevamenti bovini Elide Stancari – ottenuto innanzi tutto per l’impegno degli operatori della filiera che hanno messo a disposizione degli ispettori le loro aziende e stabilimenti ed anche grazie al lavoro del nostro governo e della nostra Ambasciata a Pechino, che apre interessanti prospettive per il settore bovino. Il risultato odierno è la riprova della qualità e della salubrità delle nostre carni e dell’alto standard di produzione dell’allevamento italiano”.
La Cina è, e può diventarlo sempre di più, un importante mercato per le nostre esportazioni e recentemente sta dando segnali di disponibilità a lavorare di comune accordo. Nel 2017 quelle agroalimentari sono aumentate del 17% anche grazie al parziale sblocco delle carni suine e dei prodotti derivati.
“Sono segnali positivi sul fronte del commercio internazionale – rimarca la rappresentante di Confagricoltura -. Nell’era della globalizzazione aprire i mercati con regole giuste è un’ opportunità importante per tutto il made in Italy agroalimentare. E’ importante ora che l’ottimo lavoro del governo italiano prosegua per autorizzare al più presto i singoli impianti di macellazione e trasformazione per esportare nel Paese, ultimo atto che occorre per attuare la decisione presa”.