“Siamo già intervenuti sui vertici del Parlamento europeo e sui presidenti delle organizzazioni agricole di alcuni Paesi membri – ha poi precisato Giansanti – auspicando di eliminare un vincolo troppo rigido che ha l’effetto paradossale di frenare gli investimenti di proteoleaginose; colture utili sia perché compensano il forte deficit di proteine vegetali del nostro Paese e dell’UE, sia perché consentono di fissare l’azoto nel terreno con innegabili benefici per l’ecosistema. Abbiamo avuto un notevole incremento di semine di queste colture, in particolare di soia, ed oggi rischiamo di vanificare questi progressi a causa del divieto imposto dalla Commissione europea.”
“Abbiamo oggi appurato, grazie all’onorevole De Castro, che il regolamento Omnibus apre la strada ad una necessaria modifica del Regolamento delegato della Commissione che ha introdotto il divieto di utilizzo di fitofarmaci. Dobbiamo cogliere questa importante occasione – ha concluso Giansanti – per rimuovere quanto prima il divieto e consentire ai nostri imprenditori di avere maggiore flessibilità nella gestione dei piani colturali ed di investire in proteoleaginose. Noi ci stiamo impegnando da mesi ed in tutte le sedi su questo obiettivo; ci aspettiamo che le Istituzioni comunitarie ed il governo facciano altrettanto, consentendo di conseguire questo importante risultato.”