Il Consiglio Direttivo di Confagricoltura ha apprezzato le prime dichiarazioni del ministro Centinaio, improntate alla condivisione, ed ha individuato una serie di priorità per il settore: l’annunciata riduzione del budget agricolo europeo; le clausole di salvaguardia ed i trattati internazionali; la riforma di Agea ed i ritardi dei pagamenti; i provvedimenti straordinari per le calamità naturali; l’emergenza Xylella; la revisione della legge 30/91 sulla riproduzione animale; i fondi europei per le assicurazioni agevolate; i danni della fauna selvatica; l’OCM Vino/promozione ed il Comitato vitivinicolo; il tavolo ortofrutticolo.
«Gli impegni e le difficoltà a cui l’Italia va incontro nel negoziato europeo vanno affrontati con grande determinazione e fermezza», ha detto Massimiliano Giansanti che ha ricordato, in particolare: «la riforma della Pac, la strisciante rinazionalizzazione e le misure tendenti a creare tetti di finanziamento alle aziende più efficienti e che danno lavoro. Tutto questo è l’opposto di quello che serve al settore».
«La competizione sui mercati, la tutela dell’ambiente, la salvaguardia dell’occupazione e gli interessi generali del sistema rurale - ha concluso il presidente di Confagricoltura - si affrontano con imprese efficienti e moderne alle quali non dovrà mancare l’adeguato supporto finalizzato agli investimenti, all’introduzione di nuove tecnologie, all’innovazione, all’internazionalizzazione ed alla sostenibilità ambientale. Le imprese vanno aiutate a crescere».