Confagricoltura ricorda che nel comitato “Sistema preferenze generalizzate” sono presenti i rappresentanti delle amministrazioni dei 28 Stati membri, che si dovranno pronunciare sulla proposta della Commissione, presentata a metà novembre, riguardante il ripristino di dazi doganali sull’import di riso Indica dai due Paesi asiatici.
Secondo i dati della Commissione europea, nel periodo settembre 2012 - agosto 2017 l’import da Cambogia e Myanmar è via via aumentato fino ad incidere per più del 30 per cento sul totale delle importazioni. Nello stesso periodo, la produzione della UE è crollata del 40 per cento e dal lato dei prezzi si è registrata una diminuzione tra il 20 e il 40 per cento.
“Le conclusioni dell’indagine della Commissione UE sono di assoluta chiarezza – ha puntualizzato il presidente di Confagricoltura -. Il riso Indica prodotto in Cambogia e Myanmar arriva sul mercato della Ue in volumi e livelli di prezzo tali da determinare serie difficoltà agli operatori europei del settore. Pertanto, ricorrono tutte le condizioni previste per il rispristino dei dazi nel triennio 2019-2022”.
“Sarebbe molto deludente – ha concluso il presidente Giansanti – non ottenere il consenso maggioritario da parte degli altri Stati membri”.
Per sensibilizzare le amministrazioni degli altri Stati membri sulle legittime e fondate aspettative dei risicoltori, il presidente della Confagricoltura ha già inviato nei giorni scorsi una lettera ai consiglieri agricoli delle Ambasciate a Roma.