Dopo le aperture fatte dal governo italiano – ha proseguito Giansanti – sarebbe risultata incomprensibile una bocciatura da parte della Commissione UE, che avrebbe messo anche a rischio l’erogazione di fondi destinati al settore agroalimentare per circa 20 miliardi di euro”.
“Ai rigoristi a tutti i costi – ha detto Giansanti – diciamo che l’austerità serve a far quadrare i conti nel rispetto delle regole condivise, ma senza lo sviluppo economico non regge la coesione sociale e crolla l’attaccamento all’ideale europeo”.
Confagricoltura propone un piano strategico per l’agroalimentare italiano, puntando sulle imprese che producono per il mercato, che investono e creano posti di lavoro e sono aperte alle innovazioni tecnologiche.
“L’obiettivo della nostra Organizzazione – ha concluso il presidente di Confagricoltura - è dare il massimo contributo alla ripresa dello sviluppo economico in Italia”.