Per l’Italia, il Regno Unito è il quarto mercato di sbocco con vendite annuali nell’ordine di 3,5 miliardi di euro, e il terzo per il settore vitivinicolo, dopo Stati Uniti e Germania. I prodotti a indicazioni geografica e di qualità incidono per il 30% sul totale.
Per il Piemonte, l’agroalimentare è il terzo settore per valore di tutto l’export, con un peso di poco inferiore all’11% e il primo settore nelle esportazioni verso il Regno Unito, dove il solo comparto dei vini vale circa 200 milioni di euro.
“Va fatto ogni sforzo – aggiunge Allasia - per scongiurare una situazione che la Commissione UE ha definito di grande sconvolgimento per i cittadini e le imprese; ma dobbiamo prepararci a tutti gli esiti possibili”.
Confagricoltura ha già chiesto la costituzione di una task force presso il ministero delle Politiche agricole a supporto delle imprese e nei prossimi giorni il presidente Giansanti sarà a Bruxelles per incontrare il commissario all’agricoltura Phil Hogan e discutere sulle possibili iniziative a sostegno del settore.