AGRICOLAE pubblica qui di seguito il decreto
Decreto_direttoriale_n._8942_del_07.02.2019
Nel frattempo si sta avviando la discussione sui programmi 2019/2020. Programmi che nelle intenzioni degli uffici di Via XX Settembre sembrerebbe - da quanto apprende AGRICOLAE - debbano passare attraverso l’introduzione di semplificazioni delle procedure riferite sia alla presentazione dei programmi come anche nella valutazione degli stessi da parte degli enti competenti (Ministero e Regioni).
Su questa situazione l'intenzione sembra essere quella di pervenire, rapidamente, ad una radicale modifica dell’attuale decreto ministeriale (a firma di Maurizio Martina) che ha determinato il caos sia in termini di ritardi che in termini di contenziosi nella gestione delle ingenti risorse comunitarie destinate agli operatori del settore vitivinicolo italiano (l’ultima sentenza del Consiglio di Stato/CAVIT che ha visto soccombere il ministero, come anche le altre sentenze attese a breve che rischiano di aprire un contenzioso erariale di grande portata, sono a testimoniarlo), vedi OCM VINO, CONSIGLIO DI STATO SMENTISCE IL TAR E AFFOSSA DECRETO MARTINA. E MIPAAFT PAGA ERRORI FATTI IN PRECEDENZA
In ogni caso l’obiettivo del ministero sembra quello di mettere gli operatori del Made in Itlay nelle stesse condizioni dei competitors di Francia e Spagna. Orientamento tracciato - sempre da quanto apprende AGRICOLAE - da due riunioni condotte con le OO.PP. della filiera convocate nei giorni scorsi dai due dipartimenti del MIPAAFT (Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale e più precisamente dalla Direzione generale delle politiche internazionali e dell'Unione europea Direzione e nella quale è stato affrontato a tutto tondo il PNS VINO. Riunioni nelle quali è stato anticipato alle OO.PP. della filiera l’orientamento gestionale dell’intero PNS vino per le annualità dal 2019/2020 al 2022/2023 e attraverso le quali è emersa la volontà di uniformare le modalità gestionali delle diverse misure di sostegno previste dal PNS vino assicurando agli operatori la possibilità di utilizzo delle risorse in un arco temporale identico a quello degli altri operatori europei contrariamente all’orientamento che stava emergendo lo scorso 29 gennaio quando nel corso dell’incontro tenutosi presso il Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca (presenziata da Andrea Comacchio), per la promozione vino sui paesi extra UE stava emergendo, per motivi