Le esportazioni dall’Italia dei prodotti del settore cerealicolo nei primi undici mesi del 2018 si riducono nelle quantità di 489.000 tonnellate (-10,8%) e nei valori di 58,6 milioni di euro (-1,9%) rispetto allo stesso periodo 2017. La riduzione è imputabile soprattutto ai cereali in granella (-463.000 t, di cui -354.000 t di grano duro), ai prodotti trasformati (-62.700 t) ed al riso (-32.000 tonnellate tra risone, riso semigreggio, riso lavorato e rotture di riso). Si registra invece un incremento delle vendite all’estero di farina di grano tenero (+10%), semola di grano duro (+13%) e mangimi a base di cereali (+16%). Stabile l’esportazione di pasta nelle quantità (+0,1%), ed in aumento nei valori (+0,8%).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi undici mesi del 2018 un esborso di valuta pari a 5.074,9 milioni di Euro (4.882,9 nel 2017) ed introiti per 3.108,7 milioni di Euro (3.167,3 nel 2017). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1.966,2 milioni di Euro, contro -1.715,6 milioni di Euro nel 2017.
N.B.: I suddetti dati, basati sull’anno solare, sono stati elaborati ai fini della bilancia commerciale del settore cerealicolo. Per una corretta analisi dei flussi commerciali import/export deve essere considerato il periodo 1 luglio – 30 giugno, corrispondente alla campagna di commercializzazione agricola.
Fonte: agricultura.it