Confagricoltura Alessandria
24-10-2019
«Salute delle piante», il Regolamento comunitario in vigore dal 14 dicembre

L’11 ottobre scorso il Ministero delle Politiche Agricole ha promosso un incontro per informare sullo stato di avanzamento del Reg. UE 2031-2016 noto come “Salute delle piante”

«Salute delle piante», il Regolamento comunitario in vigore dal 14 dicembre

«Salute delle piante», il Regolamento comunitario in vigore dal 14 dicembre

L’11 ottobre scorso il Ministero delle Politiche Agricole ha promosso un incontro per informare sullo stato di avanzamento del Reg. UE 2031-2016 noto come “Salute delle piante” che entrerà in applicazione il prossimo 14 dicembre. Il Reg. UE 2031-2016 nasce dalla necessità di aggiornare il quadro del settore a seguito dell’incremento degli scambi e del rischio di introduzione nell’Ue di specie aliene dannose per le piante ed i prodotti vegetali al fine di ridurre al minimo il rischio fitosanitario (vedi Xylella, TOBRFV, CTV, cimice asiatica, etc..). Va comunque evidenziato che, nonostante questa nuova sensibilità verso i rischi fitosanitari, il sistema dell’Ue rimane un sistema aperto dove tutto è autorizzato a entrare eccetto ciò che è vietato, purché siano rispettate specifiche restrizioni e prescrizioni (al contrario di quanto avviene nei sistemi chiusi quali ad esempio Giappone, Nuova Zelanda, etc..).
Il Reg. UE 2031-2016 definisce l’operatore professionale, l’istituzione del RUOP ovvero Registro Ufficiale degli Operatori Professionali (più ampio rispetto al RUP) e stabilisce che tutti gli operatori devono mettere in atto un sistema di tracciabilità.
Inoltre suddivide gli organismi nocivi – ON -  in:
•          ON da quarantena rilevanti per l’Ue;
•          ON da quarantena rilevanti per le Zone Protette;
•          ON regolamentati non da quarantena rilevanti per l’UE;
•          ON prioritari per i quali lo Stato membro avrà quattro anni di tempo per definire i Piani di emergenza e le rispettive prove di simulazione.
Con il Reg. UE 2031-2016 si allarga notevolmente la lista delle specie che necessitano di passaporto (anche se si è ancora in attesa che venga formalizzato l’elenco) e aumentano le responsabilità e gli obblighi dell’Operatore Professionale che verrà completamente coinvolto nella difesa fitosanitaria e dovrà:
•          notificare ai SFR la presenza anche sospetta di organismi nocivi (i SFR dovranno prevedere dei corsi di formazione per gli operatori);
•          adottare immediatamente misure cautelative per prevenire l’insediamento e la diffusione di organismi nocivi;
•          ritirare immediatamente piante, prodotti vegetali ed altri oggetti dal mercato ed informare i soggetti a cui sono stati ceduti;
•          predisporre Piani aziendali di gestione dei rischi (se il Piano sarà corretto ed adeguato l’azienda potrebbe essere sottoposta a controllo con minore frequenza).
Accanto a questi numerosi nuovi impegni previsti per l’Operatore, il Ministero ha informato che il regolamento sarà anche l’occasione per procedere ad una revisione del SFN e dei suoi compiti. Si dovrà procedere, entro fine novembre, a una razionalizzazione dei punti di entrata mantenendo solo quelli che rispettano determinati requisiti (in Italia attualmente i punti di ingresso sono circa quarantasette) e si dovrà rafforzare la composizione del Comitato Fitosanitario Nazionale prevedendo un supporto stabile di conoscenze tecnico-scientifiche attraverso il contributo del CREA DC, del CNR e delle Università. 
Per garantire una maggiore uniformità operativa a livello nazionale, il SFN sta predisponendo:
•          una nota tecnica ufficiale per i SFR;
•          un manuale di procedure di controllo;

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