L’11 ottobre scorso il Ministero delle Politiche Agricole ha promosso un incontro per informare sullo stato di avanzamento del Reg. UE 2031-2016 noto come “Salute delle piante”
L’11 ottobre scorso il Ministero delle Politiche Agricole ha promosso un incontro per informare sullo stato di avanzamento del Reg. UE 2031-2016 noto come “Salute delle piante” che entrerà in applicazione il prossimo 14 dicembre. Il Reg. UE 2031-2016 nasce dalla necessità di aggiornare il quadro del settore a seguito dell’incremento degli scambi e del rischio di introduzione nell’Ue di specie aliene dannose per le piante ed i prodotti vegetali al fine di ridurre al minimo il rischio fitosanitario (vedi Xylella, TOBRFV, CTV, cimice asiatica, etc..). Va comunque evidenziato che, nonostante questa nuova sensibilità verso i rischi fitosanitari, il sistema dell’Ue rimane un sistema aperto dove tutto è autorizzato a entrare eccetto ciò che è vietato, purché siano rispettate specifiche restrizioni e prescrizioni (al contrario di quanto avviene nei sistemi chiusi quali ad esempio Giappone, Nuova Zelanda, etc..).
Il Reg. UE 2031-2016 definisce l’operatore professionale, l’istituzione del RUOP ovvero Registro Ufficiale degli Operatori Professionali (più ampio rispetto al RUP) e stabilisce che tutti gli operatori devono mettere in atto un sistema di tracciabilità.
Inoltre suddivide gli organismi nocivi – ON - in:
• ON da quarantena rilevanti per l’Ue;
• ON da quarantena rilevanti per le Zone Protette;
• ON regolamentati non da quarantena rilevanti per l’UE;
• ON prioritari per i quali lo Stato membro avrà quattro anni di tempo per definire i Piani di emergenza e le rispettive prove di simulazione.
Con il Reg. UE 2031-2016 si allarga notevolmente la lista delle specie che necessitano di passaporto (anche se si è ancora in attesa che venga formalizzato l’elenco) e aumentano le responsabilità e gli obblighi dell’Operatore Professionale che verrà completamente coinvolto nella difesa fitosanitaria e dovrà:
• notificare ai SFR la presenza anche sospetta di organismi nocivi (i SFR dovranno prevedere dei corsi di formazione per gli operatori);
• adottare immediatamente misure cautelative per prevenire l’insediamento e la diffusione di organismi nocivi;
• ritirare immediatamente piante, prodotti vegetali ed altri oggetti dal mercato ed informare i soggetti a cui sono stati ceduti;
• predisporre Piani aziendali di gestione dei rischi (se il Piano sarà corretto ed adeguato l’azienda potrebbe essere sottoposta a controllo con minore frequenza).
Accanto a questi numerosi nuovi impegni previsti per l’Operatore, il Ministero ha informato che il regolamento sarà anche l’occasione per procedere ad una revisione del SFN e dei suoi compiti. Si dovrà procedere, entro fine novembre, a una razionalizzazione dei punti di entrata mantenendo solo quelli che rispettano determinati requisiti (in Italia attualmente i punti di ingresso sono circa quarantasette) e si dovrà rafforzare la composizione del Comitato Fitosanitario Nazionale prevedendo un supporto stabile di conoscenze tecnico-scientifiche attraverso il contributo del CREA DC, del CNR e delle Università.
Per garantire una maggiore uniformità operativa a livello nazionale, il SFN sta predisponendo:
• una nota tecnica ufficiale per i SFR;
• un manuale di procedure di controllo;