“Con il confinamento, il blocco della circolazione, le quarantene, le persone con problemi di salute e quelle che se ne sono andate è sempre più difficile reperire forza lavoro”, dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia, che aggiunge: “siamo in un momento cruciale: si avvicina la stagione della raccolta degli ortaggi e della frutta estiva. Confagricoltura ha scritto ai ministri delle Politiche agricole Teresa Bellanova e del Lavoro Nunzia Catalfo per sollecitare strumenti governativi che facilitino il ricorso a manodopera italiana, come i voucher, o che diano la possibilità di impiegare persone che hanno perso il lavoro, cassintegrati o fruitori del reddito di cittadinanza. Sempre nel rispetto delle condizioni sanitarie ottimali”.
“Confagricoltura – dichiara il direttore regionale del Piemonte Ercole Zuccaro - ha accolto con soddisfazione la circolare del ministero dell’Interno che ha prorogato fino al 15 giugno tutti i permessi di soggiorno in scadenza tra il 31 gennaio il 15 aprile e apprezza gli orientamenti della Commissione europea per il transito/circolazione dei lavoratori, tra cui gli stagionali, in particolare quelli del settore agricolo, chiedendo agli Stati di facilitare lo scambio di informazioni sui bisogni e permettendo a questi lavoratori di attraversare i confini”.
Molti operatori stagionali – annota Confagricoltura Piemonte – hanno fatto rientro nei loro Paesi d’origine a causa del virus ed altri che sono disponibili a venire – anche perché in possesso di contratti già firmati con le aziende – non riescono ad arrivare perché trovano difficoltà ad attraversare determinati Paesi. Da qui la richiesta di Confagricoltura all’Unione europea di creare una sorta di “corridoi” per permettere la mobilità all’interno della UE di questi lavoratori, anche perché il problema non riguarda solo l’Italia, ma tutti i Paesi agricoli europei. Si stima che in tutto servano almeno 700 mila persone. Infine, bisogna avviare in tempi rapidi l’iter per la definizione di un nuovo decreto flussi che consenta al settore agricolo di impiegare lavoratori non comunitari.
Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia chiede che vengano introdotti temporaneamente voucher semplificati per il settore agricolo, che vive una drammatica carenza di manodopera. “Chiediamo – sostiene Allasia - di far lavorare nelle aziende agricole anche chi percepisce il reddito di cittadinanza, individuando uno strumento che possa consentire loro di non perdere il diritto all'assegno, perché noi offriamo un arco temporale limitato rispetto alle attese sul lavoro di queste persone. La possibilità di occupare personale con i voucher andrebbe estesa – aggiunge il presidente di Confagricoltura Piemonte – anche ai dipendenti cassaintegrati, superando i problemi normativi che esistono, perché altrimenti i prodotti agricoli rimarranno da raccogliere mettendo in crisi filiera e approvvigionamenti alimentari. Crediamo che ci siano tutti gli elementi per trovare un accordo tra imprese e lavoratori salvaguardando i diritti di chi percepisce il reddito”.
I NUMERI DELLA MANODOPERA AGRICOLA IN PIEMONTE
Le aree ortofrutticole e vitivinicole piemontesi, in periodi particolarmente concentrati legati allo svolgimento di operazioni colturali che per la loro natura e per la qualità delle produzioni che si vogliono realizzare richiedono prevalentemente interventi manuali, necessitano di elevati apporti di manodopera, che da anni è ormai pressoché impossibile reperire in loco.
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